Generali, per Greco addio immediato L’interim a Galateri
Affidata al comitato nomine la selezione dei successori
Mario Greco esce da Generali in anticipo rispetto alla conclusione del mandato a fine aprile e le deleghe vengono assegnate temporaneamente a Gabriele Galateri, presidente della compagnia. Il consiglio ha quindi affidato al comitato nomine il compito di selezionare i candidati per la successione.
Riunione veloce ieri per il board del Leone nella sede romana del gruppo. Com’era ormai considerato probabile è stata approvata con «effetto immediato» la «risoluzione consensuale dei rapporti esistenti fra la società» e Greco «in coerenza con le politiche retributive del gruppo», cioè senza buonuscita. Il top manager( che possiede 380 mila azioni Generali), quando il 26 gennaio aveva comunicato al board la propria indisponibilità a un altro mandato da amministratore delegato della compagnia (e Zurich ha subito dopo annunciato la sua nomina a ceo a partire dal primo maggio), si era anche detto disponibile a restare operativo fino al termine del mandato, cioè fino all’assemblea di fine aprile. Ma è stata preferita un’uscita in tempi brevi (anche precedente al board di metà marzo che esaminerà i conti 2015) e il passaggio dei poteri al presidente.
Il comitato nomine, che si è riunito prima ( secondo un’agenda già fissata) e dopo il consiglio, è composto da Galateri, dal vicepresidente Francesco Gaetano Caltagirone e da Lorenzo Pellicioli . Secondo le ipotesi più accreditate la ricerca sarà sia interna sia esterna. Nei vertici del gruppo sembrano in pole position per una candidatura Philippe Donnet, numero uno di Generali Italia, e Alberto Minali, responsabile della finanza del Leone (uscito ieri dalla sede romana prima della riunione del consiglio). Per quanto riguarda nomi esterni, le ipotesi si sono finora concentrate su Monica Mondardini, amministratore delegato di Cir-Espresso, con un passato in Generali anche alla guida della Spagna.
Se la decisione dell’affidamento temporaneo delle deleghe a Galateri dà più chiarezza sull’assetto di vertice da qui alla nomina del nuovo ceo, è probabile che i tempi siano comunque brevi. Greco,arrivato (da Zurich) in Generali nell’agosto 2012, ha portato a compimento il turnaround della compagnia e nel maggio 2015 ha presentato il nuovo piano industriale, basato su innovazione e tecnologia, che deve passare alla fase esecutiva, eventualmente “personalizzato” dal nuovo ceo. Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, primo socio a Trieste con il 13,2%, ha subito sottolineato che si tratterà di dare continuità, accelerando, alle linee guida già tracciate. Una volta data soluzione al tema della guida operativa, inizieranno le riflessione sul consiglio, che dev’essere rinnovato dall’assemblea dei soci di fine aprile.