Angelo Rambaldi
Caro Romano, da tempo la Chiesa romana, attraverso i suoi pontefici, ha pubblicamente chiesto perdono per atti che si sono poi rivelati ingiusti e vessatori, da lei compiuti nel passato contro personaggi o popoli appartenenti ad altre confessioni religiose. Indubbiamente è un atto di severa autocritica e positivo. Le risulta che altre confessioni, per limitarsi a quelle cristiane, abbiano mai fatto simili gesti? Penso, per esempio, alle varie chiese protestanti, ricordando che Martin Lutero era un antisemita accanito e ha lasciato contro gli ebrei parole terribili. E sempre i protestanti non approvarono subito le teorie eliocentriche di Galileo Galilei. Così, anche se la storia non si fa con i se, mi vien da pensare che se il grande scienziato anziché trovarsi in Italia si fosse trovato nella Germania protestante, forse avrebbe ricevuto un trattamento ben più duro che quello, pur inaccettabile, ricevuto dalla Chiesa di Roma.
Bologna A differenza delle Chiese protestanti la Chiesa cattolica è una grande monarchia elettiva in cui esiste una secolare continuità del potere. È più facile quindi, anche se ingiusto, attribuire al suo attuale pontefice le colpe dei suoi predecessori.
NON SOLO PROMESSE
Provvedimenti concreti Affrontare con decisione e con provvedimenti concreti — che incidano sul mercato del lavoro e sull’abbattimento del debito pubblico — la persistente crisi economica che ha riportato lo spread sopra 150 punti è quanto si aspettano i cittadini dal Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579
Le richieste di perdono
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