I rimborsi
I criteri per distribuire i 100 milioni di indennizzo per i risparmiatori delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e CariChieti non sono arrivati neanche ieri sera. Si allungano di nuovo, quindi, i tempi d’avvio dell’intera procedura che già era passata di stretta misura dall’esame di Bruxelles
L’esecutivo, che fino a martedì sembrava intenzionato a dare il via agli indennizzi per decreto legge, ha deciso alla fine di tornare sui suoi passi, e di procedere con atti amministrativi
Una strada «più flessibile», è stato spiegato, che per essere eventualmente corretta non avrebbe bisogno di tornare in Parlamento, anche se si presta più facilmente a essere bloccata in partenza, visto che per contestare un atto amministrativo basta un ricorso al Tar. Possibile l’ipotesi del decreto legge mondo delle 370 Bcc (terzo gruppo bancario con 21% del credito agli artigiani, 18% del credito agli agricoltori e un mutuo su sei erogato alle famiglie italiane) entra in agitazione per trovare coesione intorno a un progetto unico e concorde.
Dopo molte mediazioni interne si arriva al progetto di autoriforma concordato e piaciuto al Ministero dell’Economia e Bankitalia: capogruppo unica e soglia di 1 miliardo al di sotto della quale scatta l’obbligo di aggregarsi. Ecco che rispunta la Toscana, quattro Banche di credito cooperativo rumoreggiano e aprono la breccia. Trasformare le Banche di credito cooperativo in società per azioni, con la possibilità di portare con se un a quota il patrimonio.
La riforma delle Bcc dovrebbe cercare, nelle intenzioni dell’esecutivo, di tenere insieme da un lato l’aspetto finanziario, dall’altro la vicinanza al territorio. Uno dei punti centrali sarà la soluzione del nodo legato alle cosiddette riserve indivisibili. Che varrebbe circa 20 miliardi di euro.