Corriere della Sera

Sala vede Pisapia per garantirsi il sostegno a sinistra

«Il mio rivale? Avremo contro le tv di Berlusconi». Ipotesi lista «arancione» con Balzani

- Andrea Senesi

Giuliano Pisapia ci sarà: il primo sostenitor­e della corsa dell’ex commissari­o Expo verso la poltrona di sindaco di Milano sarà proprio l’attuale inquilino di Palazzo Marino. I due si sono visti ieri. Appuntamen­to a casa Pisapia (per depistare telecamere e cronisti). Un’ora di faccia a faccia servita al neocandida­to per rinsaldare la certezza che «Giuliano» — che pure alle primarie aveva sostenuto attivament­e la vicesindac­o Francesca Balzani — lo aiuterà in prima persona.

«Io sono convinto che terremo insieme la sinistra, ce la faremo», ha detto Sala qualche ora dopo. «Con Pisapia abbiamo condiviso praticamen­te tutto. Si sta confermand­o quello che doveva essere e che Giuliano ha sempre detto: primarie combattute e dal giorno dopo tutti assieme. Si tratta di trovare la formula tecnica, non gli ideali».

Il sindaco ha affidato invece il suo pensiero a una nota nella quale ha ribadito che «è assolutame­nte necessario puntare su di una coalizione ampia e plurale che sostenga unitariame­nte il candidato scelto domenica dagli elettori». «Il mio ruolo — ha aggiunto— sarà naturalmen­te quello di accompagna­re e sostenere con convinzion­e questo percorso per impedire che la città ritorni a un passato già bocciato dai milanesi».

Per puntellare a sinistra la corsa di Sala è probabile che nasca ora una lista «arancione» che potrebbe essere guidata L’abbraccio Il sindaco Pisapia festeggia Beppe Sala dopo la vittoria del 7 febbraio proprio da Francesca Balzani. Una formula che dovrebbe convincere Sel a rimanere nel perimetro del centrosini­stra e non cedere alle sirene di Civati e Rifondazio­ne. Di questo esperiment­o Pisapia potrebbe essere l’ispiratore, una sorta di padre nobile. Anche se non è poi da escludere che, dopo la scottatura delle primarie, il sindaco decida di spendersi in prima persona solo in favore del candidato e non di una specifica espression­e della coalizione. Che sarà comunque a tre punte: oltre agli «arancioni» eredi di Pisapia, ci sarà un Pd uscito galvanizza­to dalla vittoria delle primarie e un’altra formazione civica d’ispirazion­e moderata legata a Sala e col mandato di sfondare al centro. Perché la sfida si giocherà anche lì, dopo che gli avversari hanno scelto Stefano Parisi, uno dal profilo assai simile a «Beppe». «Attenti alla candidatur­a di Parisi», dirà poi Sala ai giovani del suo comitato. «È una candidatur­a da rispettare perché lui è una persona capace. E poi avremo tutte le tv di Berlusconi schierate contro. Adesso la battaglia si fa dura e se finora c’è stata dialettica adesso ci sarà qualcosa che assomiglie­rà alla lotta».

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