Sala vede Pisapia per garantirsi il sostegno a sinistra
«Il mio rivale? Avremo contro le tv di Berlusconi». Ipotesi lista «arancione» con Balzani
Giuliano Pisapia ci sarà: il primo sostenitore della corsa dell’ex commissario Expo verso la poltrona di sindaco di Milano sarà proprio l’attuale inquilino di Palazzo Marino. I due si sono visti ieri. Appuntamento a casa Pisapia (per depistare telecamere e cronisti). Un’ora di faccia a faccia servita al neocandidato per rinsaldare la certezza che «Giuliano» — che pure alle primarie aveva sostenuto attivamente la vicesindaco Francesca Balzani — lo aiuterà in prima persona.
«Io sono convinto che terremo insieme la sinistra, ce la faremo», ha detto Sala qualche ora dopo. «Con Pisapia abbiamo condiviso praticamente tutto. Si sta confermando quello che doveva essere e che Giuliano ha sempre detto: primarie combattute e dal giorno dopo tutti assieme. Si tratta di trovare la formula tecnica, non gli ideali».
Il sindaco ha affidato invece il suo pensiero a una nota nella quale ha ribadito che «è assolutamente necessario puntare su di una coalizione ampia e plurale che sostenga unitariamente il candidato scelto domenica dagli elettori». «Il mio ruolo — ha aggiunto— sarà naturalmente quello di accompagnare e sostenere con convinzione questo percorso per impedire che la città ritorni a un passato già bocciato dai milanesi».
Per puntellare a sinistra la corsa di Sala è probabile che nasca ora una lista «arancione» che potrebbe essere guidata L’abbraccio Il sindaco Pisapia festeggia Beppe Sala dopo la vittoria del 7 febbraio proprio da Francesca Balzani. Una formula che dovrebbe convincere Sel a rimanere nel perimetro del centrosinistra e non cedere alle sirene di Civati e Rifondazione. Di questo esperimento Pisapia potrebbe essere l’ispiratore, una sorta di padre nobile. Anche se non è poi da escludere che, dopo la scottatura delle primarie, il sindaco decida di spendersi in prima persona solo in favore del candidato e non di una specifica espressione della coalizione. Che sarà comunque a tre punte: oltre agli «arancioni» eredi di Pisapia, ci sarà un Pd uscito galvanizzato dalla vittoria delle primarie e un’altra formazione civica d’ispirazione moderata legata a Sala e col mandato di sfondare al centro. Perché la sfida si giocherà anche lì, dopo che gli avversari hanno scelto Stefano Parisi, uno dal profilo assai simile a «Beppe». «Attenti alla candidatura di Parisi», dirà poi Sala ai giovani del suo comitato. «È una candidatura da rispettare perché lui è una persona capace. E poi avremo tutte le tv di Berlusconi schierate contro. Adesso la battaglia si fa dura e se finora c’è stata dialettica adesso ci sarà qualcosa che assomiglierà alla lotta».