SE ABBAGNALE JUNIOR INCIAMPA NELL’ANTIDOPING
Giorni difficili a casa Abbagnale, la famiglia italiana del canottaggio, dove talento, genetica, vittorie, medaglie d’oro, fatica, si sono sempre intrecciati regalando emozioni difficili da dimenticare. Giuseppe, una volta campione, adesso presidente della federazione, ha rivelato il peccato del figliolo Vincenzo, anche lui giovane campione, del mondo. Politico (sportivo) coraggioso, lontano dalla connivenza familiare e dall’omertà, situazioni persino facili quando c’è di mezzo un figliolo che sbaglia, Giuseppe ha annunciato: «Vincenzo ha saltato tre controlli antidoping, rischia la squalifica, di non andare ai Giochi olimpici di Rio».
Hai voglia a spiegare, come ha fatto Vincenzo, che quel giorno gli si è rotta la macchina, sbandando e sbattendo contro una rotonda spartitraffico, ha dovuto chiamare il carro attrezzi, il meccanico ha messo riparo in qualche modo al guasto, lui nonostante guidasse come Lewis Hamilton campione del mondo di F1 è arrivato in ritardo con l’appuntamento dell’antidoping. L’uomo delle provette si era stufato di aspettare e se n’era andato. Papà- presidente Giuseppe crede a suo figlio, ma è arrabbiato: «Vincenzo è stato un immaturo». E poi conosce le regole: per una bricconata simile la pena balla da uno a due anni di squalifica.
Non si scherza con provette ed esami antidoping, anche se sono asfissianti, anche se ti convocano all’ultimo momento. Tre controlli saltati sono tanti, troppi. Anche per i gusti di papà Giuseppe che insieme a Carmine ha fatto la storia del canottaggio (due ori olimpici, un argento, 7 titoli mondiali) domando anche chi barava. Carmine & Giuseppe, mai sfiorati dal sospetto, così orgogliosi della loro fatica, di quegli allenamenti che nascevano all’alba e finivano al tramonto. Così vincevano i «fratelloni», senza dimenticare il fratellino, Agostino che di ori olimpici ne ha vinti tre. E la famiglia italiana del canottaggio si allargava allo zio, Giuseppe La Mura, allenatore severissimo, ora direttore tecnico della squadra azzurra.
Un albero genealogico infinito macchiato da Vincenzo. Se guarderà negli occhi suo padre, capirà quanto sia stata grande la sciocchezza commessa.