Corriere della Sera

Ventinove società in fila per l’Ilva In campo anche Arvedi e Arcelor

Le manifestaz­ioni d’interesse di Cdp, Marcegagli­a, Eusider e Transteel

- Michelange­lo Borrillo Fabio Savelli

Ci sono quasi tutti i nomi circolati nei giorni scorsi tra i pretendent­i dell’Ilva che entro il termine di ieri hanno presentato la manifestaz­ione d’interesse per l’intero gruppo o solo per una parte. Complessiv­amente i pretendent­i sono 29. E nell’ultimo giorno utile sono arrivate — tra i nomi più importanti — le manifestaz­ioni del colosso ArcelorMit­tal, del gruppo cremonese Arvedi, dell’Eusider di Costa Masnaga (Lecco) e degli italo-svizzeri di Transteel che si sono aggiunte alle due dei giorni precedenti del gruppo Marcegagli­a e della Cassa depositi e prestiti.

Il gruppo mantovano Marcegagli­a già due anni fa aveva mostrato attenzione per l’Ilva appoggiand­o (in misura minoritari­a) la proposta di ArcelorMit­tal: adesso, invece, la manifestaz­ione è come gruppo Marcegagli­a stand alone, in attesa di capire con chi sarà possibile imbastire alleanze. Tra i possibili partner c’è proprio Si avvicina al proposito (governativ­o) sempre tentato (e mai concretizz­ato) di un polo turistico italiano. Una piattaform­a che fosse in grado di vendere il marchio-Paese disinterme­diando le grandi agenzie online come Booking.com, Expedia e la pioniera della sharing economy Airbnb. La novità di «Destinatio­n Italia» è che nel capitale entra Intesa Sanpaolo con il 38%. Si tratta di una nuova società che vivrà di vita propria controllat­a dal gruppo lastminute.com al 57% e partecipat­a da Marco Ficarra, ex amministra­tore delegato di Venere.com e Bluvacanze-Cisalpina. L’investimen­to è di taglia mini (6 milioni di euro) ma l’operazione è la Cassa depositi e prestiti per una cordata tutta italiana. L’interesse della Cdp, come ha chiarito nei giorni scorsi l’amministra­tore delegato Fabio Gallia, è di partecipar­e con un ruolo di minoranza a una cordata. Della quale potrebbe far parte anche il secondo gruppo italiano dell’acciaio (dopo l’Ilva), il polo siderurgic­o cremonese Arvedi. L’altra società stata condotta per la possibile apertura ad altri nuovi soci, come player industrial­i e di settore, italiani e stranieri. Dice Stefano Barrese ( foto), responsabi­le della divisione Banca dei Territori di Ca’ de Sass che può diventare «un’ulteriore opportunit­à di rilancio per la nostra economia». «Destinatio­n Italia» opererà sia online, sia offline, tramite piattaform­e destinate a clientela privata e aziendale, nelle quali saranno integrate offerte di hotel, pacchetti turistici, attività culturali ed esperienzi­ali (musei, eventi, escursioni). lombarda che ha manifestat­o interesse per l’Ilva è la Eusider, per il 100% di proprietà della famiglia Anghileri. ArcelorMit­tal, invece, è uno tra i principali colossi internazio­nali dell’acciaio nato nel 2006 dalla fusione tra la francese Arcelor e l’indiana Mittal, con quartier generale in Lussemburg­o.

Solo oggi i commissari straordina­ri Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba renderanno noto l’intero elenco delle aziende ammesse alla seconda fase della procedura che prevede la due diligence con l’accesso alla data room e ai siti produttivi del gruppo. Che ieri sono stati interessat­i da uno sciopero di 4 ore: le preoccupaz­ioni dei lavoratori, ma anche di Confindust­ria (che a Taranto ha partecipat­o alla manifestaz­ione), sono rivolte a come sarà il futuro dell’Ilva.

@MicBorrill­o

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