50 milioni in palio, il terzo posto per cambiare vita o per sopravvivere Corsa all’oro
Alle spalle di Napoli e Juve lottano in quattro: obiettivo la Champions
Un tempo l’insulto più umiliante era «zeru tituli» e si festeggiavano i trofei: la Coppa dei Campioni i migliori, il campionato quelli forti, la Coppa Italia quelli che si accontentavano e godevano. Adesso si rischia di finire in piazza a esultare per i terzi posti, perché possono portare soldi e mettere a posto bilanci in equilibrio instabile. È uno degli effetti collaterali della commercializzazione in tutto il mondo della Champions League, che alle squadre italiane può portare a una cifra tra i 40 e i 50 milioni di euro se ci si qualifica alla fase a gironi e non si finisce proprio a zero. Napoli e Juventus si avvicinano al loro personale Super Bowl, che non varrà tutto lo scudetto ma un bel pezzo di tricolore sì. Eppure lo scontro al vertice non monopolizza tutto l’interesse. ci si appassiona anche per la volata del terzo posto che
(l. v.)
vede in corsa Fiorentina (46 punti), Inter (45, domenica ci sarà proprio lo scontro diretto, a Firenze) e Roma (44). Più staccato il Milan (40), ma non ancora rassegnato. A ben guardare — con un po’ di cinismo alla Gladiatore — la corsa per il terzo posto è ancora più avvincente, perché ha qualcosa della lotta per la sopravvivenza. Sono soprattutto Inter e Roma, sotto il controllo Uefa per il Financial Fair Play, che hanno bisogno del denaro fresco della Champions. Altrimenti non rimane che il trading, cioè la vendita dei giocatori. I grandi club europei lo sanno e guardano con molta attenzione il nostro campionato. A seconda dei risultati potrebbero liberarsi a prezzi più interessanti talenti come Pjanic e Manolas oppure Icardi e Handanovic.