Corriere della Sera

Torna Mourinho, allenerà lo United è derby con il «nemico» Guardiola

I due tecnici a Manchester, la promessa di José: «Smusserò gli spigoli del mio carattere»

- G.d.c.

Senza José Mourinho la giostra non può girare. Il tecnico portoghese è stato esonerato il 17 dicembre dal Chelsea, ma gli sono bastati meno di due mesi per risalire sul carro dorato della Premier League. Sarà lui a sedere sulla panchina del Manchester United la prossima stagione. La famiglia Glazer, proprietar­ia dei Red Devils, ha deciso di salutare l’odiatissim­o (da tifoseria e stampa) Louis Van Gaal e di affidarsi allo Special One per rinverdire i fasti dell’era Ferguson. L’eliminazio­ne al primo turno di Champions League e il quinto posto in classifica in campionato, con zero chance di vincere la Premier e moltissime di doversi accontenta­rsi di un biglietto per la prossima Europa League, sono state fatali a Van Gaal che in 18 mesi di gestione ha fatto spendere più di 300 milioni ai Diavoli Rossi per non portare risultati accettabil­i.

L’olandese, con contratto fino al 2017, farà le valigie già a giugno e lascerà il posto a Mourinho come lo stesso ha confidato ad alcuni amici, lesti a loro volta a confessars­i con i giornali inglesi. «L’accordo è fatto, l’anno prossimo allenerà a Old Trafford», è trapelato dalla cerchia dello Special One. Confermand­o quanto da lui ammesso pochi giorni fa. «Senza lavoro non so stare, allenare è il mio habitat naturale. Ho lavorato da quando mi ricordo, e come allenatore dal 2000. E l’ultima volta che mi sono fermato, solo per qualche mese, è stato quando ho lasciato il Chelsea nel 2007».

Da settimane i tabloid inglesi martellano Van Gaal, non ultimo con la storia che Mourinho avrebbe inviato il suo curriculum ai dirigenti di Old Trafford. Al cv avrebbe allegato anche una relazione, dove vengono segnalate le criticità e individuat­i i prossimi rinforzi. E in fondo aggiunto una promessa: «Sono pronto a smussare certi spigoli del mio carattere», avrebbe scritto.

Le continue arringhe gli sono costate il posto al Chelsea e il rapporto con Roman Abramovich che, nonostante un ingaggio da 12 milioni di euro netti l’anno (a Old Trafford Mou ne prenderà meno), lo ha licenziato il 17 dicembre 2015, tre giorni dopo la sconfitta con il Leicester di Ranieri.

Ora a Manchester stanno già preparando il saloon, per il duello finale con il nemico di sempre: Pep Guardiola. Con lo spagnolo alla guida del Manchester City — i nuovi rivali ricchi dello United —, sarà un derby lungo un anno. Una riedizione all’inglese di Real Madrid-Barcellona. Una sfida di campo, ma prima ancora di mercato e mediatica. Comunque vada è un altro trionfo della Premier League, il campionato più ricco al mondo e che ha quasi completato la griglia di partenza dei tecnici. Con Mourinho allo United, tra le big resta vacante solo la panchina del Chelsea. E i giornali inglesi giurano che lo zar Abramovich sceglierà Max Allegri.

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Rivalità Pep Guardiola e José Mourinho, il primo allenerà il City, il secondo lo United (Epa)

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