Il club ci prova ma la società ha preparato un piano B
Sono i più lontani. Volendo, anche quelli con meno ansia da prestazione se è vero che uno dei due ad, Barbara Berlusconi, ha già indicato come obiettivo realistico l’Europa League. Però i rossoneri, pungolati dall’altro ad Adriano Galliani, non hanno rinunciato al bersaglio grosso: i punti di distacco dalla Champions sono sei (non pochi), ma davanti non corrono. Certo ci vorrebbe che il Milan smettesse di avere paura di volare: da quando Sinisa Mihajlovic ha trovato la quadra con il 4-4-2 ha rinunciato a tre facili trampolini, in casa con Verona, Bologna e Udinese (di 9 possibili punti ne sono stati raccolti 2, e tra i rammarichi si potrebbe aggiungere anche la precedente sfida con l’Atalanta, altro pari a San Siro). Domenica all’ora di pranzo c’è il Genoa e il Milan non può incespicare ancora, anche se non mancano le ansie: Kucka non ci sarà, Niang è in dubbio, mentre è tra i recuperati Luiz Adriano e c’è forte ottimismo per Bonaventura. Ieri a Milanello si è tenuta una lunga riunione tra lo staff tecnico e Galliani, nella quale sono stati analizzati i dati tecnici e atletici delle ultime gare; sabato tornerà in visita Silvio Berlusconi.
Per le casse della società farebbe tutta la differenza del mondo in quale Europa giocare, anche se alla Uefa è già stato inviato un piano che prevede come obiettivo per quest’anno il 5° posto, rinviando la Champions di una stagione. Non senza conseguenze, perché nel piano è previsto che Fininvest sostenga per l’anno prossimo investimenti netti per 30 milioni e un aumento di capitale per la copertura delle perdite di 50. Questo non esclude che Berlusconi — che la prossima settimana festeggia i suoi 30 anni di Milan — decida di farsi qualche regalo in più, ma difficilmente potrà sgarrare troppo. A occhio, le decisioni spetteranno ancora a lui dal momento che i colloqui con mr Bee proseguono a rilento e quelli con la cordata cinese sono ancora in una fase preliminare.