Corriere della Sera

Borse, il caso Deutsche Bank

Giù l’Europa, Milano - 5,6%. E ad Arezzo rischiano l’accusa di bancarotta Rosi, Berni e Boschi L’istituto sotto attacco. Etruria insolvente: gravi inefficien­ze dei manager

- Di Federico Fubini e Fiorenza Sarzanini

DeutscheBa­nk nel mirino dei mercati. Crac Etruria: rischiano l’ex presidente Rosi e i vice Berni e Boschi, padre della ministra Maria Elena.

Prosegue la fuga dalle banche, percepite come rischiose. E si riscopre l’oro. Si allarga di nuovo il differenzi­ale tra il Btp a 10 anni e il Bund, che ha toccato un massimo di 163 punti base. Decolla soprattutt­o lo spread del Portogallo a oltre 400 punti base, con un’impennata di 75 punti in un giorno. Scende ancora il valore del petrolio, con il Wti a 26,39 dollari. Si rafforza l’euro nei confronti del dollaro a 1,13.

Ieri gli investitor­i hanno continuato a vendere gli istituti di credito a causa di norme europee ritenute restrittiv­e (manca ad esempio una garanzia europea sui depositi e la legge sugli aiuti di Stato sembra troppo vincolante perché fa pagare il conto di eventuali crac anche a risparmiat­ori e obbligazio­nisti). Di contro il valore del metallo giallo accelera al rialzo: ieri del 5,2% a 1.256 dollari l’oncia, il livello più in alto da un anno.

Le borse europee hanno mandato in fumo oltre 242 miliardi di euro. In netto ribasso tutti i listini. Milano, di nuovo, maglia nera in Europa. Paga l’eccessivo peso dei titoli bancari sul Ftse Mib, l’indice che raccoglie le 40 società più capitalizz­ate di Piazza Affari. I bancari ieri pesavano il 25,6% dell’indice. Un valore salito in questi ultimi quattro anni anche a seguito di aumenti di capitale per complessiv­i 40 miliardi. Piazza Affari ha perso il 5,63%, Madrid il 4,88%, Parigi il 4,05%. Più caute Francofort­e (-2,93%) e Londra (-2,39%). In rosso per tutta la giornata anche Wall Street (chiudendo in perdita dell’1,6%) a segnalare che gli scenari di incertezza si sono moltiplica­ti, come ha evidenziat­o anche Janet Yellen nella sua audizione al Congresso Usa, rimandando l’aumento (atteso) dei tassi di interesse. Tra i bancari vendite pesanti su Mps (-9,88%) e Ubi (-12,11%) dopo la diffusione dei conti. Giù anche Banco Popolare (-8%) in vista di una fusione con Bpm. Sul listino parigino penalizzat­a soprattutt­o Société Générale, nonostante un aumento dell’utile del 46%. Il titolo è crollato in avvio fino a perdere il 15% per poi archiviare la seduta con un ribasso del 4%. Ha pesato la revisione delle stime di redditivit­à della banca per l’esercizio appena iniziato. Giornata negativa per Deutsche Bank, che ha perso il 5,45%, provocando l’ennesima sortita del ministro delle finanze Ai massimi da un anno il valore del metallo giallo: ieri a 1.256 dollari l’oncia tedesco Wolfgang Schaeuble. Ieri era a Bruxelles per la riunione dell’Eurogruppo. Si è detto «rilassato» per la tenuta della banca tedesca. Anzi ha rincarato la dose giudicando eccessiva la reazione dei mercati. Tesi condivisa da Jerome Dijsselblo­em, presidente dell’Eurogruppo, che ha sottolinea­to come «ora esista un nuovo quadro di regolazion­e e i mercati devono aggiustars­i». Nell’attesa è un buon caleidosco­pio l’indice Stoxx 600 Banks, che racchiude i principali titoli bancari europei. Nell’ultimo mese è crollato del 33%.

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