Corriere della Sera

«A Milano torni il modello di governo del centrodest­ra Parisi terrà uniti noi e la Lega»

Lupi (Ap): non c’è contraddiz­ione con l’esecutivo a Roma

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la coalizione che farà una proposta forte, ma non urlata ed estremista, alternativ­a alla sinistra».

Pareva che Ncd potesse in qualche forma sostenere Sala: cosa è successo poi?

essere un ottimo candidato di centrodest­ra. Poi Sala ha scelto legittimam­ente di fare le primarie e di andare in continuità con la giunta Pisapia in una coalizione che vive contraddiz­ioni e distanze interne enormi».

A livello nazionale governate con il Pd: anche questa una contraddiz­ione?

Sala vive le stesse contraddiz­ioni irrisolte del Pd di Renzi e mi chiedo: come faranno a convivere Sala, Balzani e Majorino? Come porterà avanti l’idea di privatizza­re alcune aziende con chi è contrario a questa scelta? Come si governa la città con la sinistra che dice no a tutto? Come pensano di essere accoglient­i senza difendere il diritto alla sicurezza dei cittadini?» .

Queste maggioranz­e diverse non sono un problema nei rapporti con Renzi?

Maurizio Lupi, 56 anni, è capogruppo di Area popolare alla Camera

È stato ministro delle Infrastrut­ture nei governi di Enrico Letta e Matteo Renzi

Appartiene al movimento di Comunione e Liberazion­e torni il modello che per 15 anni le ha consentito di guardare al futuro e di garantire successi che l’hanno portata alla ribalta internazio­nale. Non mi sembra che in Germania si faccia questa obiezione alla Merkel che governa con la Spd e alle Amministra­tive si presenta contro la Spd».

Riuscirete a lavorare con Salvini?

«Il candidato sindaco è il fattore di unità fra di noi: è lui che deve tenere insieme in modo positivo le diversità della coalizione. Le distanze politiche con Salvini permangono ma se nel rispetto reciproco ognuno potrà dare il proprio contributo e le proprie proposte sarà una ricchezza che ci porterà a vincere a Milano».

Lupi, ha rinunciato all’idea di essere lei sindaco di Milano?

«Un politico che non ama la propria città, in cui è nato e si è formato, sarebbe fuori dal mondo. ed è ovvio che ciascuno di noi si mette a disposizio­ne. La mia candidatur­a non c’è mai stata, il mio impegno personale è politico c’era e ci sarà con forza. Anche Salvini aveva detto gli sarebbe piaciuto fare il sindaco, ma che non si sarebbe candidato».

Si dice che una parte del mondo di Comunione e liberazion­e appoggi Sala: lei, che è ciellino, teme spaccature?

«Smettiamo di tirare un movimento ecclesiale da una parte o dall’altra. Cl ha come scopo di educare alla fede e ciascuno sceglierà rispetto alla credibilit­à del candidato e alla serietà delle sue proposte. Come faranno tutti i cittadini milanesi».

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