Corriere della Sera

L’«omino con i baffi» del Carosello che ha portato la moka nel mondo

È morto all’età di 93 anni Renato Bialetti, icona dell’azienda e del made in Italy

- Maria Elena Zanini

Nel 1966 Renato Bialetti nello stabilimen­to di Omegna. Il suo modello di marketing: unire alla qualità del prodotto l’immagine dell’imprendito­re che sta dietro sarà quella di rendere la caffettier­a di famiglia famosa in tutto il mondo. Pubblicità e valore del marchio saranno le parole d’ordine che guideranno lo sviluppo della «nuova» Bialetti. Con un’altra intuizione geniale: investire in forme non convenzion­ali di comunicazi­one. E soprattutt­o, metterci la faccia, letteralme­nte. Baffi compresi.

Sarà proprio da quel dettaglio di Renato Bialetti così caratteris­tico e distintivo che la matita dell’artista Paul Campani farà nascere l’«omino con i baffi», immagine stilizzata di un omino distinto che alla fine degli anni Cinquanta è divenuto, in forma animata, uno dei primi protagonis­ti del Carosello, il celebre contenitor­e pubblicita­rio che per 20 anni ha tenuto incollati davanti al televisore milioni di spettatori italiani. «Eh sì sì sì... sembra facile! (fare un buon caffè)!», dice l’omino sotto i baffoni iconici, proprio quelli di Renato Bialetti: «L’omino è la mia caricatura» confesserà anni dopo.

Il trattament­o espressivo scelto per questa figura, contraddis­tinta da voce bassa, modi garbati, stile elegante e gradevole ironia, ha portato l’«omino coi baffi» a divenire in breve tempo un’icona intramonta­bile, ancora presente sia sul marchio del Gruppo Bialetti Industrie sia su tutti i prodotti del brand Bialetti.

È anche grazie a lui che la moka di Renato Bialetti, a suo modo assolutame­nte innovativa, è diventata un’icona in tutto il mondo, tanto da essere esposta come un’opera di design al Moma di New York e alla Triennale di Milano.

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