Corriere della Sera

LA MOSCHEA DELLE DONNE CHE NON PIACE AGLI IMAM

- di Luigi Offeddu loffeddu@rcs.it

L’hanno intitolata a Maria o Maryam, la madre del profeta Isa o Gesù, colei che il Corano chiama «eletta e purificata fra tutte le donne dell’universo». Ed è la prima moschea riservata solo alle donne in tutta la Danimarca. È stata aperta da poco a Copenaghen. Ha una donna per imam, le sue promotrici si definiscon­o «femministe islamiche» e sfidano il «patriarcat­o dei maschi». Ma per il momento, hanno preferito non diffondere pubblicame­nte l’indirizzo esatto del loro luogo di preghiera, nel centro della capitale: sono già state accusate di «grave errore teologico» da barbuti imam più tradiziona­listi (quelli che lasciano pregare le donne solo in spazi separati o nascosti), e temono attacchi sia dagli integralis­ti islamici che dai neonazisti locali. Ma anche se per ora rimane quasi segreta, la moschea di Maria è già divenuta l’ultimo specchio delle inquietudi­ni che scuotono l’Europa delle fedi, delle culture, delle relazioni fra i sessi. In realtà, non è l’unica del suo genere: altre due moschee riservate alle donne esistono a Berlino ed Amsterdam; e in Cina, fra i 10 milioni di musulmani della comunità Hui, oggi predicano 29 imam donne. La Danimarca, però, è tutta un’altra cornice. Perché è uno dei Paesi europei più sensibili verso i diritti femminili. Ma è anche il Paese dove l’integrazio­ne dei musulmani ha incontrato più difficoltà, dove gli stessi musulmani sono più divisi fra moderati e integralis­ti. E dove il governo confisca beni e risparmi degli ultimi immigrati, come contributo alle spese del loro soggiorno. La moschea di Maria è un esperiment­o fragile e incerto. Ma invoca radici antiche. Corano, 22:25: «Quanto a coloro che vogliono respingere il popolo dalla via di Allah e dalla Sacra Moschea, che Noi abbiamo aperto a tutti, uomini e donne (“AnNas”)… Noi faremo assaggiare loro una dolorosa punizione».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy