Corriere della Sera

A Sanremo il cibo di strada gourmet viaggia su quattro ruote

Fino a domenica in Liguria «food trucks» da tutta Italia per il festival dedicato alla cucina itinerante

- Isabella Fantigross­i

è l’«Apuccia-Salento in Movimento » , un’Ape color verde salvia guidata da Antonio Negro che a bordo prepara la puccia, il tipico panino salentino morbido dentro e croccante fuori. E poi «Cucinando su due ruote», il furgoncino viola di Sara Samuel, specializz­ata in cucina vegana preparata con la farina di semi di canapa. Su «Moto Grill Guzzi», una sorta di carretto a bordo di una motociclet­ta, Loredana Corvino serve le tipiche bombette pugliesi. «Fuori di mente», invece, è specializz­ato in hamburger di fassona. Mentre «Toscanacci on the road» di Paola Tomsul

la rivista del guru Robert Parker, ha assaggiato le 22 annate di questo passito in un eno-tour a Pantelleri­a, ha spiegato che il Ben Ryé, con la sua «potenza psichedeli­ca», è una delle ragioni per innamorars­i della Sicilia. Ha provato a paragonarl­o al francese Sauternes. E si è servita di una similitudi­ne da pasticceri­a per spiegare le differenze: il primo è come una esplosiva cassata, il secondo come una pacata crème brûlée.

Alti i punteggi assegnati dalla giornalist­a americana alle annate, da 89 in su, con tre 95 ( 1992, 2005, 2206), un 96 (2010), un 97 (2008). Vince il 2001, 98 punti: «Da knockout, il vertice della qualità in un vino da dessert, con le sue tonalità d’ambra e le delicate complessit­à» e il gusto di pesca, miele, mencioni, che nel 2011 si è lasciata alle spalle un lavoro da impiegata troppo monotono, nei panini con il lampredott­o, ormai portati in giro per mezzo Paese. Non solo musica a Sanremo. In questi giorni, e fino a domenica, si terrà in Riviera la prima edizione del «Sanremo Street food festival», la manifestaz­ione dedicata al cibo di strada più gourmet d’Italia che si ripeterà anche nei prossimi anni. Una ventina circa i «trucks» presenti, tra van colorati dalla linea vintage, rimorchi, quattro ruote tra i più fantasiosi.

Il denominato­re comune? Dietro quei banconi, vere e proprie vetrine, evoluzione dei José Rallo, classe 1964, voce e volto di Donnafugat­a, l’azienda di famiglia( foto A. Pakula) nostri chioschi itineranti, non ci sono i soliti imbottiti unti ma prelibatez­ze raffinate, dal dolce al salato. Degne di un ristorante ma con la filosofia della trattoria sotto casa. I camioncini del gusto arrivano mandorle tostate, arancia candita. Chi ha queste bottiglie può conservarl­e a lungo in cantina: secondo Larner, l’annata più vecchia, 1989, può essere bevuta almeno fino al 2026.

Alla la degustazio­ne c’erano Giacomo e i figli, Antonio e Josè: «È stata una prova mai realizzata prima — dice Antonio — ha dimostrato una longevità del Ben Ryé che ha superato le nostre migliori aspettativ­e». La solare Josè, volto e voce di Donnafugat­a (2 milioni di bottiglie esportate in 60 Paesi), che presenta i vini anche con le sue canzoni jazz, è pronta «ad impegnarsi ancora di più per far emergere l’anima del Ben Ryé». La stessa anima siciliana di cui parlava Goethe in «Viaggio in Italia». In viaggio Il furgoncino viola di «Cucinando su due ruote»: ricette veg e con la canapa

CorriereDi­Vini

Online sul blog divini.corriere.it storie e notizie sul mondo del vino posto, si attrezzano in strada e offrono le loro specialità, da provare al momento o da portar via. E per seguire itinerari e spostament­i, basta monitorare in genere i loro profili social, sempre molto attivi. La moda è nata negli Stati Uniti, da New York a San Francisco, è esplosa anche in Italia, e ora ha contagiato anche Sanremo che, a detta degli organizzat­ori, «prima di ora, eccetto il festival musicale all’Ariston, offriva poco altro ad abitanti e turisti». E così sono arrivati dalla vicina Emilia «Birra bus» con il suo carico di bionde artigianal­i: diciassett­e spine e tre pompe inglesi installate in un vecchio scuolabus giallo.

I colori sono presi in prestito dalle pietre preziose: giallo topazio, verde smeraldo, rosso granato. I tessuti sono il frutto della ricerca Limonta, all’insegna di leggerezza e resistenza: garza di lino, voile di coton e . M a la nuova collezione prim a v e r a / estate 2016 di «Society» punta su un grande class i co a n n i Settanta, il pizzo, che per l’occasione si trasforma in una tovaglia maxi in grado di attualizza­re e nobilitare il concetto del «vecchio» centrino. Poi: stampe a fiori e nuance calde per vestire la tavola in abbinament­o al resto della casa. «That’s food» con aperitivi, fritto di pesce e spritz. O da Alessandri­a «L’antica farinata» gestita da Ivan Boccaccio che, incrociand­o la tradizione ligure con quella piemontese, prepara la farinata nei vecchi tegami di rame.

Intanto «Streeat», il festival europeo itinerante di Food Truck, ha appena annunciato le date italiane del tour di quest’anno. In aprile sarà a Bari, a Mantova e a Udine. In maggio (dal 20 al 22) a Milano, al Carroponte di Sesto San Giovanni, e poi a Verona. In giugno, dal 2 al 5, tappa finale a Genova.

@isafantigr­ossi

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