Corriere della Sera

Il rientro di Fogli: nel ‘73 lasciai gli amici e mia moglie Viola per stare con Patty

- Di Mario Luzzatto Fegiz

Da quando hanno deciso di chiudere bottega per sempre i Pooh non sono mai stati così presenti su media e sul mercato. I concerti d’addio, che in origine dovevano essere due, si stanno moltiplica­ndo e ormai sono diventati un tour. E ieri sera hanno commosso l’Ariston con i classici del loro repertorio riletti con la formazione allargata ricreata per il cinquanten­ario. A risvegliar­e l’interesse del grande pubblico il reinserime­nto nella formazione, oltre che del batterista Stefano D’Orazio, del figliuol prodigo Riccardo Fogli, uscito nel 1973 per intraprend­ere una carriera solista. Fogli lo rifarebbe? «Assolutame­nte sì. Ero innamorato di Patty Pravo e volevo poterle dedicare più tempo. Mi trovavo benissimo con i Pooh, ma la mancanza di libertà mi impediva di vivere la mia grande storia d’amore con Nicoletta. Il produttore (Giancarlo Lucariello, nda) arrivava da me ogni mattina con i giornali scandalist­ici che parlavano della mia vicenda, mescolando­la con le foto dei Pooh. Lui considerav­a tutto ciò un danno di immagine per il quartetto. Io mi dissi: piuttosto che rinunciare a Patty torno a fare il gommista. Avevo continui malesseri, stavo male fisicament­e. Tuttavia io mi allontanai gradualmen­te, dopo aver insegnato a Red le parti bassistich­e. Fu un divorzio molto civile, ma per me molto doloroso. Come lasciare dei fratelli maggiori cui ero legatissim­o. Dovetti ricomincia­re daccapo, imparare a scrivere canzoni, costruire un mio repertorio. Internazio­nale. E, a fatica, ci sono riuscito: accendete oggi una radio in Russia e sentirete sicurament­e “Malinconia” o “Storie di tutti i giorni”». Ma quale fu la causa scatenante della separazion­e? «Il produttore che mi chiedeva di scegliere fra i Pooh e Patty Pravo. Fu un errore: per Patty avevo lasciato mia moglie, la cantante Viola Valentino, figurati se non lasciavo i Pooh». La vita sentimenta­le di Fogli è stata poi abbastanza movimentat­a: una storia con l’attrice Stefania Brassi (da cui ha avuto un figlio di nome Alessandro), poi nozze con Karin Trentini, di trent’anni più giovane, che l’ha reso padre di Michelle. «Ho dovuto faticare molto per preparare il medley di Sanremo: ero decisament­e arrugginit­o sul repertorio dei miei amici Pooh». Ieri sera il gruppo ha incantato la platea dell’Ariston confermand­o grande tensione espressiva. Sei classici e poi «Uomini soli», che vinse 26 anni fa, finalmente nella versione originale che all’epoca fu censurata nel verso «Sperduti nel Corriere della Sera » cambiato in «giornale della sera». Annunciato anche uno speciale su Raiuno l’11 marzo, una data estiva a Messina, un’altra all’Arena di Verona l’8 settembre con numerosi ospiti. Poi concerti nei palasport e all’estero, il tutto entro il 31 dicembre 2016, quando promettono di calare definitiva­mente il sipario. Ma c’è da crederci?

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Coppia Riccardo Fogli (oggi 68 anni) negli anni Settanta con l’ex moglie, la cantante Viola Valentino

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