Kim Jong-un
Caro Romano, la crescente corsa al riarmo della Corea del Nord, nazione che mostra i muscoli sia all’interno sia al di fuori dei suoi confini, non potrebbe essere una strategia del suo leader per assicurare la sopravvivenza della sua dinastia e magari ottenere un alleggerimento delle sanzioni? La Cina, tradizionale alleatoprotettore dello Stato Nord coreano, è sempre più in imbarazzo per colpa dello scomodo alleato, ma è altrettanto vero che la Cina non accetterà mai un crollo del regime, né acconsentirà alla riunificazione delle due Coree. E come potrebbe? Lei la immagina una Corea unita filoamericana con le basi Usa al confine cinese? La soluzione deve assolutamente essere di compromesso: negli Usa anche i falchi repubblicani sanno che non è ipotizzabile un attacco americano contro Pyongyang. Fabio Todini
Roma Credo che il leader coreano Kim Jong-un sperimenti missili e ordigni nucleari perché lo stato d’assedio, in cui il suo Paese vive permanentemente, è la condizione che meglio garantisce la sopravvivenza del regime. Niente gli consentirebbe di ricattare con altrettanta efficacia, contemporaneamente, la Cina e gli Stati Uniti.
CANDIDATURE
Elezioni amministrative In primavera ci saranno le elezioni amministrative e i partiti cercano dei candidati. Ogni giorno le cronache raccontano scenari diversi e i nomi impazzano. Dalle varie opzioni emerge chiaramente come un ruolo fondamentale come quello dei sindaci venga individuato con superficialità.
Sergio Guadagnolo Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 lettere@corriere.it www.corriere.it sromano@rcs.it Le firme del Corriere segnalano le notizie da tenere d’occhio nella giornata che si apre Dalle 7.15 il meglio di siti e quotidiani italiani e internazionali
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