Corriere della Sera

Le foibe e la fuga degli italiani dall’Istria

- Liciofelic­i@alice.it grg.castriota@gmail.com

Mercoledì 10 febbraio è stata la Giornata del Ricordo. Ricordo di che cosa? Quasi nessuno lo sa. Circa 70 anni orsono 350.000 istriani lasciarono le loro terre e tutti i loro averi per rimanere italiani e molti, come nel mio caso, per evitare l’orrenda fine di essere gettati nelle foibe, dove persero la vita oltre 12.000 conterrane­i. I nostri beni furono incamerati da Tito per compensarl­o dei danni subiti nella guerra ai nazifascis­ti mentre il governo italiano si impegnava (Trattato di Parigi del 1947) a corrispond­ere a noi profughi parte di quanto lasciato agli slavi. I cosidetti «danni di guerra» non li abbiamo mai visti. La pratica è stata sotterrata come anche il ricordo delle nostre tristi vicende. Solo da qualche anno è stata istituita la Giornata del Ricordo, ma — a quanto sembra — la ricordiamo solo noi.

Licio Felici, Insegnamen­to della nostra lingua nelle scuole A proposito dell’intervento di una lettrice circa l’insegnamen­to (fondamenta­le) dell’italiano nelle scuole (Corriere di ieri) non posso che applaudire . Sono stato per dieci anni funzionari­o delle Comunità europee e i migliori traduttori erano non quelli che conoscevan­o varie lingue, bensì coloro che avevano una profonda conoscenza della propria. Nel caso delle lingue neolatine la conoscenza del latino è poi fondamenta­le.

Giorgio Castriota,

Il travagliat­o iter della legge sull’omicidio stradale Sul Corriere del 10 febbraio un lettore si lamenta per la mancata approvazio­ne della legge sull’omicidio stradale. La legge sarebbe stata approvata circa un mese fa al Senato. Sennonché l’opposizion­e, per il piacere di vedere il governo battuto, ha

Coppie gay e adozioni in Francia

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