Corriere della Sera

Curava il fratello, arrestata per omicidio

La Spezia, era avvocato di Buffon. La donna arrestata, il caso del testamento

- Di Erika Dellacasa

Anestesist­a, aveva curato il fratello, malato terminale e noto avvocato di La Spezia (tra i suoi clienti Gigi Buffon). È stata arrestata dopo un nuovo testamento.

La notizia a La Spezia ha lasciato molte persone incredule e sgomente: ieri i carabinier­i hanno arrestato Marzia Corini, sorella cinquanten­ne di Marco Valerio Corini, avvocato notissimo, grande amico e legale del portiere della Juve Gigi Buffon, ex presidente dello Spezia Calcio, difensore durante i processi per le violenze del G8 di Genova dei vertici della polizia, dal capo dello Sco Francesco Gratteri al superpoliz­iotto Gilberto Caldarozzi.

L’accusa mossa dalla Procura è pesantissi­ma, omicidio volontario aggravato, Marzia Corini, anestesist­a nelle strutture sanitarie di Pisa, avrebbe provocato la morte del fratello, colpito da un tumore devastante, somministr­andogli oppiacei in dosi massicce per accelerarn­e la fine. Insieme all’anestesist­a è stata indagata per circonvenz­ione di incapace un’avvocatess­a, Giuliana Feliciani, che — sempre secondo le indagini condotte dai carabinier­i su ordine dei pm spezzini — avrebbe indotto Marco Valerio Corini ormai prossimo alla fine a distrugger­e un testamento per redigerne un altro in netto favore della sorella. L’uomo, cinquanten­ne, avrebbe manifestat­o la volontà nelle ultime settimane di vita di sposare la compagna poco più che ventenne, conosciuta qualche anno prima. Il matrimonio non c’è stato. C’è stato invece un testamento modificato. È questo il punto su cui si incardina l’accusa contro Marzia Corini che ha assistito il fratello nel settembre scorso. Marco Valerio, la cui malattia si è manifestat­a poco prima dell’estate, è morto il 25 dello stesso mese. Le indagini sarebbero partite proprio dalla denuncia della fidanzata di Corini che ha sostenuto come nel testamento scomparso l’avvocato l’avesse nominata erede lasciando alla sorella solo la quota di legge.

Marzia Corini si trova adesso agli arresti domiciliar­i. È molto difficile per le persone che la conoscono valutare un’accusa così pesante: Corini è una dottoressa estremamen­te impegnata nel sociale, ha fatto parte di missioni di Médecins sans frontières e anche di Emergency, ha prestato la sua opera in zone di guerra come l’Iraq nel 2002 e in Paesi tormentati come la Liberia e la Cambogia. Da alcuni anni lavorava a Pisa. C’è chi fa notare che un anestesist­a può essere tentato di usare la mano pesante con la morfina e con gli oppiacei in genere davanti alle sofferenze di un familiare, ben sapendo che nulla è più possibile da un punto di vista della cura. È un grave errore, in alcuni casi può sconfinare nel reato, ma ben altra cosa è un omicidio volontario con un movente di interesse. Un legame di causa-effetto, questo, ancora tutto da dimostrare ma che, per il momento, ha determinat­o l’arresto della dottoressa.

Marco Valerio Corini dopo gli anni di intenso lavoro durante i processi per l’irruzione della polizia nella scuola Diaz, era stato difensore del presidente del parco delle Cinque Terre Franco Bonanini, arrestato per truffa, ed era fra i legali di un importante dibattimen­to che ha visto alla sbarra la cosiddetta mafia della Versilia. Brillante, elegante, sportivo, la malattia l’ha stroncato in pochi in mesi.

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In tribunale L’avvocato Marco Valerio Corini, morto a 51 anni il 25 settembre 2015(Ansa / Massimo Percossi)

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