Corriere della Sera

IL GENE DELL’IRA, LA PAURA IN CAMUS ECCO A COSA SERVONO I SENTIMENTI

- Ida Bozzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’amore, l’ira, la paura, il coraggio, insomma i sentimenti, con quello che ci insegnano e i confini che sanno superare: ci sono storie molto intense, sul numero de «la Lettura» #220 in edicola da domani, avventure rese possibili dalla passione e riflession­i su quello che i sentimenti sono davvero, per la scienza e l’antropolog­ia, o per il cuore.

L’amore, in primo luogo, che in questo numero ci viene raccontato da Gianna Nannini e Chiara Gamberale, nel servizio di Annachiara Sacchi: la rockstar e la scrittrice si sono incontrate a Londra per una conversazi­one in cui si parla di tutto, a cominciare proprio dall’amore, anzi dall’innamorame­nto, a cui è dedicato il nuovo romanzo della Gamberale e che la Nannini ha cantato in tante canzoni: quello che finisce subito e anche quello eterno, che — forse — esiste davvero.

Anche perché i nostri sentimenti non sono nati per caso: l’ira per esempio, serve a renderci più forti in caso di attacco esterno: nel numero, Edoardo Boncinelli mette in luce i motivi dei nostri «scatti d’ira» analizzand­o però anche i meccanismi inibitori, «protettivi», mentre Giuseppe Remuzzi analizza le ricerche più recenti sul legame tra geni e comportame­nto, mostrando come l’ambiente possa davvero accendere un gene capace di risposte aggressive, ma altrimenti «muto».

C’è un contagio, insomma, tra geni e ambiente, e c’è anche di più: ci racconta quanto siamo «contagiabi­li» un intervento di Emanuele Trevi, con esempi che vanno dal terrore globale alla viralizzaz­ione social, per arrivare agli insegnamen­ti che possiamo trarre da questa «debolezza», a partire da esempi classici come La peste di Camus e una pestilenza narrata da Tito Livio.

Nell’inserto si parla anche di un romanzo di formazione davvero spiazzante e commovente, che uscirà il 18 febbraio per Salani e si intitola Macchia. Autobiogra­fia di un autistico: un mondo intero enorme e complicato, che si apre nell’intervista di Teresa Ciabatti con l’autore, Pier Carlo Morello, un giovane autistico di 35 anni. Il coraggio, la bellezza, la tenacia, la libertà: eppure c’è il rischio di perderli. Proprio di libertà, di condivisio­ne, ma in fondo di vita, parla l’articolo di Vincenzo Trione che anticipa il raduno mondiale di Wikipedia a Esino Lario sul tema del copyright e sul nostro diritto futuro di condivider­e paesaggi, opere, monumenti, i contorni stessi della nostra esistenza. E sul versante opposto, un esempio massimo di condivisio­ne, addirittur­a virtuale: Stefano Bucci scrive dell’esperienza che si può fare al Museo d’arte orientale di Torino: un viaggio nella realtà virtuale che porta niente meno che nel cuore della Città proibita di Pechino.

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La copertina La cover della «Lettura» #220 è firmata da Kenneth Snelson

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