Corriere della Sera

Come una finale

Mosse e contromoss­e della sfida scudetto La Juve prepara il colpo a sorpresa Il Napoli usa Higuain come un pendolo

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Come la Roma, anche il Napoli a settembre aveva battuto la nuova Juventus, coltivando la fondata speranza di non ritrovarse­la davanti un girone dopo nella lotta per lo scudetto. E invece il momento di guardarsi negli occhi è arrivato. La squadra di Maurizio Sarri ha 2 punti in più, ma meno esperienza di certe serate. Quella di Allegri ha come minimo 2 titolari fuori uso, ma ritrova a centrocamp­o Sami Khedira, con il quale non ha mai perso una partita e con cui può sperare di dettare il proprio tempo, quello della pazienza, nel cuore del gioco.

Forse per questo ieri il tecnico livornese trasmettev­a più incoscienz­a del solito. O perché magari è pronto a tirare fuori all’ultimo momento qualcuna delle sue sorprese, che Prandelli ha definito «a volte scioccanti». Senza Mandzukic e Chiellini, la Juve perde molto di quella fisicità temuta da Sarri. Khedira ha 45 minuti nelle gambe, ma se supera il provino di stamattina sarà titolare. C’è bisogno di lui contro Hamsik, mentre Pogba se la vedrà soprattutt­o con Allan, grande ladro di palloni. Se non ce la fa l’ex madridista tocca a Sturaro.

Ma non sarebbe certo questa la vera sorpresa. Allegri fa lo sguardo furbo quando parla del ballottagg­io Morata-Zaza: il lucano con la sua furiosa capacità di alzare il pressing può tornare utile più dello spagnolo per infastidir­e Jorginho, il regista di Sarri. Consentend­o anche a Dybala di rientrare tra i centrocamp­isti per innescare l’azione. Se gioca Morata, stesso copione, ma più qualità nella ripartenza bianconera.

Il rebus principale è quello legato alla difesa juventina, perché implica anche un cambio di modulo — con due o con tre centrali — e conseguent­e rimescolam­ento degli esterni: la soluzione più provata da Allegri è un 4-4-2 con Cuadrado e Pogba sulle fasce, che può diventare un 3-5-2 o un 4-3-3 a seconda dei casi. La vera sorpresa potrebbe essere la scelta più semplice: stessa Juve di sempre con Rugani centrale di destra e Barzagli spostato a sinistra. Con Lichtstein­er ed Evra esterni. La scelta di Rugani sarebbe clamorosa, perché finora il ragazzo esploso a Empoli proprio con Sarri, ha fatto fatica a trovare

Difesa nascosta Allegri nasconde la difesa e pensa a Rugani. Sarri cambierà il meno possibile

La missione La missione di Zaza: «spegnere» Jorginho, Pogba contro Allan, il ladro di palloni

spazio. Eppure sarebbe una scelta veramente «alla Allegri». Controtend­enza ma logica, perché è a sinistra che il Napoli sviluppa di più il suo gioco d’attacco col triangolo Ghoulam-Hamsik-Insigne. Avere Lichtstein­er come cane da guardia dell’algerino sulla fascia e Rugani più alto possibile oltre a Khedira, consentire­bbe tra le altre cose ad Allegri di non perdere Bonucci come fonte di gioco privilegia­ta, se Marchisio dovesse soffrire il pressing.

Sulla destra il Napoli ha Hysaj dietro e Callejon davanti. Lo spagnolo ha cominciato a segnare con continuità, ma comunque il triangolo con Allan è meno esplosivo di quello a sinistra. Qui Allegri se sceglierà il 4-4-2 avrà Evra e Pogba sulla fascia e potrà provare a sfondare. Dybala dovrà stare attento ai falli duri, ma potrà anche conquistar­e punizioni pregiate contro Koulibaly e Albiol per sfidare, Reina in uno dei tanti duelli di spessore internazio­nale. La difesa della Juve se la vedrà in dieci giorni con Higuain e Lewandowsk­i. L’argentino è uomo d’area, ma la vera novità con Sarri è la sua capacità di fare da pendolo col centrocamp­o, per far salire il gioco proprio sugli esterni. Un meccanismo in cui gli scontri a centrocamp­o sono fondamenta­li e al termine del quale c’è comunque Buffon. Perché tanti duelli alla fine si riducono spesso a uno solo, quello tra i grandi attaccanti e i grandi portieri. E stasera tutto vale doppio.

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