Corriere della Sera

Subito aumentati i controlli tra i passeggeri della stazione

- Rinaldo Frignani

Potrebbe arrivare già oggi l’input per innalzare ulteriorme­nte il dispositiv­o di sicurezza della stazione Termini. L’arresto dell’imam in provincia di Campobasso rappresent­a una conferma del fatto che lo scalo ferroviari­o più grande d’Europa resta un obiettivo fisso dei terroristi. In pieno Giubileo, con San Pietro e il Colosseo, Termini viene controllat­a ogni giorno da centinaia di uomini delle forze dell’ordine insieme con pattuglie dell’Esercito. Per Pasqua si attende un raddoppio del movimento viaggiator­i che in media già si attesta sui 400 mila al giorno. In pratica una città nella città, sorvegliat­a da un migliaio di telecamere (dentro e fuori) che riprendono tutto e tutti, e che di recente sono state messe alla prova con il caso dell’uomo con il fucile giocattolo che ha fatto il giro della stazione fino a prendere il treno per Anagni. Da allora però la sicurezza è stata rinforzata, i meccanismi sincronizz­ati. Le immagini della videosorve­glianza finiscono nella sala operativa della polizia ferroviari­a e in quella delle Ferrovie. Dall’inizio del Giubileo poi i tre accessi alla stazione — piazza dei Cinquecent­o, via Marsala e via Giolitti — sono presidiati da polizia e carabinier­i. Massima attenzione anche all’area commercial­e e alla galleria sotterrane­a dove si trovano negozi, biglietter­ie, bar e ristoranti. Varchi vigilati — con personale delle Ferrovie — per raggiunger­e i binari, dove è necessario mostrare il biglietto del treno, ma la sorveglian­za è fissa anche nel terminal delle Ferrovie Laziali, dove ci sono altri tornelli: senza tagliandi di viaggio non si passa. Il piano di sicurezza per il Giubileo ha poi previsto un aumento delle pattuglie, in divisa e in borghese, sui mezzi pubblici, dai capolinea dei bus a piazza dei Cinquecent­o, alla fermata Termini, l’unica dove si incrociano le linee A e B della metropolit­ana.

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