Subito aumentati i controlli tra i passeggeri della stazione
Potrebbe arrivare già oggi l’input per innalzare ulteriormente il dispositivo di sicurezza della stazione Termini. L’arresto dell’imam in provincia di Campobasso rappresenta una conferma del fatto che lo scalo ferroviario più grande d’Europa resta un obiettivo fisso dei terroristi. In pieno Giubileo, con San Pietro e il Colosseo, Termini viene controllata ogni giorno da centinaia di uomini delle forze dell’ordine insieme con pattuglie dell’Esercito. Per Pasqua si attende un raddoppio del movimento viaggiatori che in media già si attesta sui 400 mila al giorno. In pratica una città nella città, sorvegliata da un migliaio di telecamere (dentro e fuori) che riprendono tutto e tutti, e che di recente sono state messe alla prova con il caso dell’uomo con il fucile giocattolo che ha fatto il giro della stazione fino a prendere il treno per Anagni. Da allora però la sicurezza è stata rinforzata, i meccanismi sincronizzati. Le immagini della videosorveglianza finiscono nella sala operativa della polizia ferroviaria e in quella delle Ferrovie. Dall’inizio del Giubileo poi i tre accessi alla stazione — piazza dei Cinquecento, via Marsala e via Giolitti — sono presidiati da polizia e carabinieri. Massima attenzione anche all’area commerciale e alla galleria sotterranea dove si trovano negozi, biglietterie, bar e ristoranti. Varchi vigilati — con personale delle Ferrovie — per raggiungere i binari, dove è necessario mostrare il biglietto del treno, ma la sorveglianza è fissa anche nel terminal delle Ferrovie Laziali, dove ci sono altri tornelli: senza tagliandi di viaggio non si passa. Il piano di sicurezza per il Giubileo ha poi previsto un aumento delle pattuglie, in divisa e in borghese, sui mezzi pubblici, dai capolinea dei bus a piazza dei Cinquecento, alla fermata Termini, l’unica dove si incrociano le linee A e B della metropolitana.