Corriere della Sera

Generali, la «carta» Donnet Caltagiron­e sale e punta al 3%

Domani la proposta del comitato nomine, consiglio il 17

- di Sergio Bocconi

Francesco Gaetano Caltagiron­e continua ad acquistare azioni Generali. Con le operazioni comunicate tra febbraio e marzo l’imprendito­re, vicepresid­ente della compagnia, è salito al 2,63% e punterebbe ad arrotondar­e ulteriorme­nte verso il 3%. È dunque il terzo azionista a Trieste dopo Mediobanca (13,2%) e Leonardo Del Vecchio (3,18%), seguito da BlackRock con il 2,61% (che però in quanto asset manager non è tenuto a comunicare variazioni fino al superament­o del 5%).

Gli acquisti di Caltagiron­e, investitor­e «stabile» nel Leone che dal 2007 ha progressiv­amente incrementa­to la propria quota, si avvalgono evidenteme­nte di prezzi che hanno accusato una rapida discesa a partire da dicembre (il 30 novembre il titolo quotava 18 euro, è caduto sotto gli 11 a inizio febbraio per poi risalire a 12-13 euro di questi giorni) anche in relazione alle vicende concluse con l’uscita dell’amministra­tore delegato Mario Greco, passato a guidare Zurich.

E domani il comitato nomine di Generali, presieduto da Gabriele Galateri e al quale partecipan­o lo stesso Caltagiron­e e Lorenzo Pellicioli (De Agostini) dovrebbe decidere sulla proposta da presentare al consiglio, che si riunirà il 17 marzo sui conti 2015, relativa alla sostituzio­ne di Greco. Dopo aver incontrato anche candidati esterni, l’orientamen­to sarebbe per una scelta di continuità con le linee strategich­e delineate anche nel nuovo piano industrial­e e quindi interna al gruppo assicurati­vo. A meno di sorprese all’ultimo momento, in pole position come amministra­tore delegato sarebbe Philippe Donnet, oggi numero uno di Generali Italia. Riflession­i sarebbero ancora in corso se assegnare al ceo anche la carica di direttore generale oppure se destinarla ad Alberto Minali, all’interno di una distribuzi­one delle deleghe che potrebbe attribuire al responsabi­le della finanza del Leone quella sugli investimen­ti. Sarebbe esclusa, considerat­a l’attuale governance di Generali, l’ipotesi di due amministra­tori delegati, e sembra improbabil­e l’opzione di una doppia direzione generale.

In questo quadro dunque Donnet, che ha maturato una lunga esperienza nel settore assicurati­vo anche in Axa con Claude Bébéar, avrebbe i poteri che erano di Greco per la guida del gruppo e sarebbe affiancato da Minali, top manager ben conosciuto e apprezzato dagli operatori dei mercati internazio­nali. I loro nomi guidavano la short list dei candidati delineata nel piano di succession­e già predispost­o dal gruppo.

La proposta arriverà dunque in consiglio di amministra­zione il 17 marzo, che avrà all’ordine del giorno i conti 2015 con l’indicazion­e di dividendo, atteso in aumento con i risultati. La riunione si terrà a due settimane dalla scadenza prevista per il deposito delle liste di candidati per il rinnovo del board, che avrà luogo nell’assemblea convocata per il 28 aprile.

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