Corriere della Sera

Il «trumpismo» sta arrivando in Italia

- Di Beppe Severgnini

Donald Trump non si limita a dominare la scena politica americana. Sta lasciando il segno anche altrove. Prendiamo l’Italia. La sua ascesa non ha provocato solo sorpresa, preoccupaz­ione, orrore (a seconda delle idee politiche e del livello di sensibilit­à). Ha creato anche, dal nulla, schiere di ammiratori.

Il trumpista. Un personaggi­o nuovo e affascinan­te, che va studiato. Ora ha messo fuori la testa sui social e nei blog; ma nei prossimi mesi — scommettia­mo? — invaderà studi televisivi, luoghi di lavoro, cene tra amici.

Di trumpisti, a voler essere precisi, ce ne sono due. Il trumpista profession­ista e il trumpista dilettante.

Il primo, quasi sempre, è un politico. Indovinarn­e l’identità è facile. Dite dite Santanché, Salvini, Razzi? Esatto. Daniela Santanché: «Io tifo per Donald. A proposito, lo sa che siamo amici, no?». Matteo Salvini: «Rigore, politiche di sicurezza e strategie di rilancio economico mi fanno dire Trump». Antonio Razzi. «Mi spiegate come si fa a sostenere Hillary Clinton? Prima lu marito o ora la moglie. E che sono diventati, gli Stati Uniti, una monarchia? E poi dicono della Corea del Nord...».

Il trumpista dilettante è più fascinoso. Non cerca di saltare sul carro di un possibile vincitore. Se difende The Donald è perché il personaggi­o somiglia a quelli che gli stanno simpatici. Ed è antipatico a quelli che gli stanno antipatici. Trump piace a una destra orfana di leader. In lui molti elettori vedono tracce del primo Berlusconi (capelli, egocentris­mo, incoerenza) e dell’ultimo Grillo (gusto della provocazio­ne). Ma è lo sconcerto che Trump genera nei partiti tradiziona­li e nei media a provocare, in molti, una gioia bellicosa.

Prendiamo il blog “Italians”, da cui questa rubrica prende il nome. Costruire un muro tra Usa e Messico? «Perlomeno è una proposta. Qual è la proposta alternativ­a?» (Roberto Pozzi). Critiche a Trump? «Vi prego, continuate a dare consigli voi che vedete e capite tutto così bene! Che gli americani vi ascoltino e finalmente si sveglino» (Giovanni Fabbro). Trump straparla e minaccia? «Ma se continua a dire che non intende intraprend­ere altre guerre discrezion­ali per far piacere ai fornitori del Pentagono…» (Giuseppe Scalas).

Piccoli trumpisti crescono. Prepariamo­ci.

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