Morto a Milano durante l’arresto Il pg chiede 7 anni per i due agenti
Michele Ferrulli, il manovale 51enne morto a Milano per arresto cardiaco nel 2011 mentre veniva ammanettato a terra da quattro agenti, «gridava “aiuto”, era inerme, cianotico e non riusciva più a respirare e tutto avrebbe meritato tranne le percosse sulla schiena». Lo ha detto il sostituto procuratore generale Tiziano Masini che ha chiesto la condanna per due poliziotti a 7 anni e 8 mesi di carcere per omicidio preterintenzionale e falso. Per gli altri due agenti ha chiesto pene di 18 e 16 mesi per omicidio colposo. I poliziotti, che respingono ogni addebito, erano stati assolti in primo grado. Il magistrato ha detto che Ferrulli quella sera era «certamente alticcio e arrogante», ma che « doveva essere solo denunciato e tutto sarebbe finito lì», invece è stato sottoposto a «un arresto illegale e arbitrario», anche perché ad un «oltraggio a pubblico ufficiale, per cui non è previsto il provvedimento, non possono seguire addirittura violenze da parte delle forze dell’ordine».