Shopping a trentamila piedi, si risparmia il 40 per cento
Crescono (il 13 % l’anno) le vendite a bordo. La rotta dove si compra di più è Roma-Tel Aviv
are acquisti tra le nuvole conviene. In particolare se si comprano profumi e sieri di bellezza. Secondo Guest Logix, il mercato dello shopping a bordo degli aerei vale oltre 5 miliardi di euro e cresce del 13% l’anno. Solo negli ultimi 10 anni, le vendite di bibite in volo sono aumentate del 58%. Ma è sui beni del lusso e l’elettronica che si scommette. Sarà perché si viaggia di più (+7% secondo Iata) o perché in volo si vuole sconfiggere la noia, gli affari in alta quota decollano.
Da una nostra ricerca sul campo risulta che, a 30 mila piedi da terra, per un elisir si può risparmiare fino al 40% rispetto al medesimo prodotto comprato nei duty free degli aeroporti. La Crema Clarins Multi-Active Night a bordo di KLM costa € 48, mentre nei duty free dei maggiori scali del mondo, tra cui Amsterdam, quasi il doppio (75 €). Anche sui prodotti in vendita sulla rivista Ulisse di Alitalia c’è convenienza. La crema Genefique di Lancome a bordo costa € 129 contro i € 148 che si spenderebbero nell’hub di Fiumicino. «Generalmente il prezzo a bordo è inferiore di quello del duty free» afferma Marco Martinasso direttore marketing Alitalia. «In media un passeggero Alitalia spende 80 euro mensili per compere on board, rispetto alle compagnie low cost (50€ a passeggero)». Le rotte più spendaccione e dove non si bada troppo ai prezzi sono «Roma-Tel Aviv per il medio raggio e RomaSeul per il lungo raggio». KLM è invece l’unica compagnia che permette di acquistare, seduti dal divano di casa, articoli della sua vetrina virtuale con consegna direttamente a bordo. Si paga ovviamente come se si stesse in aereo, esentasse. Anche su All Nippon Airways i cosmetici sono uno dei prodotti più cliccati per lo più sulle rotte verso gli Usa. «L’articolo più venduto, su 25 mila acquisti a bordo dei voli internazionali, è l’SK- II Facial Treatment Essence», afferma Viviana Reali Country Manase A Malpensa si può acquistare un articolo e ritirarlo al ritorno dal viaggio ger per l’Italia del vettore giapponese. Sono comunque ancora poche le linee che permettono di collegarsi in volo, solo il 24%. Gli accessi sono quasi tutti a pagamento e piuttosto salati.
In controtendenza il vettore australiano Qantas Airways, che da pochi giorni ha attivato un servizio gratuito di sky-fi (tramite satellite). La nuova connessione è 10 volte più veloce dei normali collegamenti a bordo. Si può telefonare, guardare Netflix, prenotare la cena nella città di destinazione. Il primo Boeing 737 con sky-fi a bordo decollerà a fine 2016. Novità anche in Norwegian, la terza compagnia aerea low-cost in Europa, che debutta con nuovi collegamenti dallo scalo romano il prossimo 27 marzo con wi-fi gratis ma solo si viaggia nella Ue. Migliaia di film, episodi tv e musica gratuita anche sui vettori dell’americana Jet Blue che, dallo scorso gennaio, ha chiuso un accordo con Amazon Video. Se si sceglie invece di viaggiare Emirates è bene sapere che i primi 10 Mb di dati sono free, poi si paga 1 dollaro per ogni 500Mb. Anche a terra le novità non mancano. Se «a Malpensa si può acquistare un articolo e ritirarlo al ritorno dal viaggio» afferma Luigi Battuello, Responsabile Commerciale Non Aviation SEA e per le addicted del lusso ci sono personal shopper in aeroporto, lo scalo di Fiumicino si amplia con un corner dedicato al mondo dei tartufi. Per vivere esperienze sensoriali non solo in cielo.