Il ricalcolo delle pensioni d’oro? «Complicato», dice l’Inps
L’audizione ieri in commissione Lavoro alla Camera del direttore per la previdenza dell’Inps, Antonello Crudo, è destinata probabilmente a chiudere la discussione sul cosiddetto «ricalcolo delle pensioni d’oro». Crudo è stato chiamato a commentare tecnicamente le proposte di legge che vorrebbero il ricalcolo delle pensioni superiori a 5mila euro lordi al mese sulla base del sistema contributivo, cioè in rapporto ai versamenti effettuati durante tutta la vita lavorativa. Il direttore ha fatto numerose osservazioni. Due le più importanti. 1) In un certo numero di casi il ricalcolo potrebbe portare ad aumentare anziché tagliare l’importo delle pensioni perché nel sistema retributivo ci sono aliquote di rendimento dei contributi decrescenti al salire delle retribuzioni. 2) È difficile ricostruire la storia contributiva delle pensioni liquidate molti anni fa, in particolare prima del 1992 e nel settore pubblico, dove non ci sono archivi informatici perché la pensione si calcolava su una quota dell’ultima retribuzione. Ci sarebbe quindi il rischio di un diffuso contenzioso, ha sottolineato Crudo. Le risposte del direttore sono state giudicate evasive e insoddisfacenti da Giorgia Meloni: «Il ricalcolo è complicato o infattibile?», chiede la leader di Fratelli d’Italia che ha presentato la proposta di legge in discussione. La discussione proseguirà la prossima settimana. Ma l’esito appare scontato.