Trovato un raro documento che mostra la generosità del poeta nella Guerra civile La lettera di Whitman per il soldato morente
Un poeta, che ha già scritto la sua opera più importante, allo scoppio di una devastante e terribile guerra nel suo Paese accorre, letteralmente, a prestare aiuto ai feriti, sacrificandosi in prima persona nonostante le difficoltà della vita privata e della famiglia: era nota l’abnegazione di cui Walt Whitman (1819-1892), il grande poeta americano di Foglie d’erba (1855), diede prova durante la Guerra civile americana, lui fervente nordista e antischiavista.
Ma una prova ulteriore è stata rintracciata nei National Archives di Washington: pochi giorni fa un volontario, lavorando sui materiali d’epoca, ha scoperto una delle missive che Whitman era solito scrivere per i soldati, come fosse «fratello di tutti», per parafrasare l’incipit di una sua poesia.
Il grande autore infatti visitava gli ospedali, prestava aiuto ai feriti o ai malati, e se era necessario scriveva per loro le lettere ai familiari che i ricoverati non erano in grado di scrivere — «ne faccio di tutti i tipi, comprese lettere d’amore», aveva scritto Whitman sul «New York Times» nel 1864. Come è accaduto per il soldato Il poeta americano Walt Whitman (1819-1892) Robert N. Jabo dell’8° fanteria del New Hampshire, che stava morendo di tubercolosi e per il quale Whitman compose la lettera ritrovata in questi giorni.
Anche gli esperti contattati dai National Archives non hanno dubbi: la scrittura di Whitman è stata riconosciuta sul raro documento dallo specialista Kenneth M. Price, per la grafia in cui sono vergate le lettere alfabetiche, e per l’uso del poeta di sostituire la congiunzione «e» con il segno più.