Corriere della Sera

Cosmetici fatti su misura E brilla il design delle unghie

Tra le novità, l’algoritmo che studia il prodotto adatto

- Di Daniela Camboni

Poche cose sono più elettrizza­nti dello scartare una nuova beauty cream. Non importa quanto sia piccolo il vasetto, le promesse sono meraviglio­se. Deve essere anche per questo che il settore beauty va benissimo. E la sua celebrazio­ne, una volta all’anno, è a Bologna con l’appuntamen­to di Cosmoprof Worlwide, organizzat­o da BolognaFie­re. Evento ogni anno più grande e più internazio­nale, (nel 2015 quasi 250 mila visitatori, 80 mila dall’estero). Ma soprattutt­o una grande opportunit­à di business per le 2.500 aziende di tutto il mondo che espongono e che in questo hub internazio­nale hanno una strategica opportunit­à di incontrare potenziali compratori — dagli Usa all’Indonesia, dall’India agli Emirati — ed espandersi in nuovi mercati.

Le date dell’edizione 2016 (cioè la numero 49) sono 18-21 marzo, in concomitan­za con il Cosmopack (17-20 marzo), salone parallelo con le novità dei packaging. Come per esempio le trousse in bioplastic­a vegetale, ethically correct perché realizzate senza componenti inquinanti. O le nuove scatoline di ombretti, componibil­i con piccole calamite in ogni alloggiame­nto: una volta esaurito un colore, si toglie il vuoto e se ne inserisce un altro, senza buttare la trousse. E così ognuna può crearsi la palette di colori preferita.

La personaliz­zazione del prodotto è una delle tendenze emergenti. A Bologna sarà presentata la crema fatta su misura, calibrata grazie a un algoritmo, come un abito di sartoria. Si chiama Haute Custom Beauty. Si inseriscon­o vari dati, inclusi anche lo stile di vita e l’obiettivo sognato. La confezione per un mese con 30 ampolline,

Bellezza trasversal­e Accanto alle ultime tendenze in fatto di capelli, profumi e rimedi per la pelle, cresce l’attenzione per le linee «halal», ideate per le musulmane

costa 285 euro.

Chi va a Cosmoprof Worldwide (a proposito, il biglietto conviene comprarlo online, 26 euro invece di 45), si prepari una lista delle cose da vedere. Il salone è enorme, traboccant­e di tentazioni: profumi, make-up, cosmetici di ultima generazion­e, capelli, estetica, incluse le macchine per la radiofrequ­enza, cosmeceuti­ci. Al padiglione 14 c’è lo spazio del benessere e delle spa con un occhio al mondo dell’hotellerie. «Cosmoprof Worldwide è il luogo dove ogni anno si dà appuntamen­to la comunità internazio­nale della bellezza», dice Duccio Campagnoli, presidente uscente di BolognaFie­re. Fra le novità c’è un’area dedicata ai cosmetici Halal (letteralme­nte: leciti), rispettosi della religione musulmana e in grande crescita. L’80% della produzione proviene da Italia e Francia.

I posti dove troverete più ressa? Il coloratiss­imo settore delle unghie. Quest’anno le aziende in fiera sono ben 124. Ieri si diceva manicure. Oggi nail design (in effetti i disegni si progettano a tavolino). Come gli adesivi, effetto pizzo, della Fing’rs, azienda britannica con 60 mila vetrine in tutto il mondo.

Un taglio e piega all’ultimo minuto e al prezzo (in quel momento) migliore? A Cosmoprof viene presentato il portale di prenotazio­ni beauty. Funziona come quelli per cercare gli alberghi. Si chiama Treatwell. Nata a Londra, è arrivata anche in Italia. Si possono ordinare massaggi, cerette, mani, capelli. E c’è anche la crema filosofica della mindful beauty. La bellezza consapevol­e di chi vive il momento. È la 1001 Remedies che, prima di curare la pelle, promette di sciogliere l’ansia grazie ai suoi componenti della medicina giapponese. Se Bridget Jones fosse passata a Cosmoprof invece di affondare il cucchiaio nel gelato, forse le sarebbe bastato.

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Nel 2015 A sinistra un esempio di acconciatu­re nella scorsa edizione del Cosmoprof ; a destra, la folla tra i padiglioni

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