Via Patuano da Telecom In corsa c’è Cattaneo
Il manager lascia la guida del gruppo, deleghe al presidente Recchi. Le verifiche su Cattaneo
Èufficiale: dopo un lungo confronto con il socio Vivendi, l’ad di Telecom Italia, Marco Patuano, lascia l’incarico.
Le voci si rincorrevano da settimane. Ora è ufficiale: l’amministratore delegato di Telecom Italia Marco Patuano ha deciso di fare un passo indietro e lasciare l’incarico. La decisione è maturata nell’ultima settimana, dopo un lungo confronto con Vivendi, primo azionista del gruppo telefonico, e venerdì sera sarebbe stato trovato l’accordo per il divorzio consensuale. L’uscita sarà formalizzata da un consiglio straordinario che dovrebbe riunirsi tra lunedì e martedì, anche se non è esclusa una convocazione per oggi. I legali ieri stavano ancora mettendo a punto gli ultimi dettagli dell’accordo sulla buonuscita, ma la decisione è comunque presa. Le deleghe operative passeranno al presidente di Telecom Giuseppe Recchi sino alla nomina del nuovo capoazienda. Il nuovo amministratore delegato sarà individuato da Recchi insieme al comitato nomine, in cui sono appena entrati il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine e il chief operating officer Stéphan Roussel. E potrebbe essere Flavio Cattaneo, attuale amministratore delegato di Ntv e consigliere Telecom, che ieri sera veniva dato a un passo dalla nomina.
L’uscita di Patuano arriva a due giorni di distanza dalla riunione del consiglio di Telecom che ha approvato il bilancio 2015. E, sebbene da settimane circolassero voci, al termine della riunione lo stesso manager aveva cercato di ridimensionare i rumor ironizzando con i giornalisti sul fatto che «finché non c’è qualcosa di negativo, è positivo». In realtà la decisione era già maturata.
L’accelerazione non è quindi del tutto inattesa e nasce dall’intenzione di Vivendi di imprimere subito una svolta nelle strategie di Telecom. L’arrivo del gruppo francese come primo azionista ha aperto nuove prospettive di business per il gruppo di tlc, legate sia ai contenuti sia alla banda ultralarga, ed è stata accompagnata dall’ingresso in consiglio di manager operativi di Vivendi come primo atto della discontinuità, che ora ha portato alle dimissioni di Patuano. Discontinuità che il consiglio di Telecom chiedeva e che si è concretizzato prima con il riassetto azionario e ora con l’accelerazione della svolta al vertice. Non sono previste altre uscite dal board, a cui Vivendi ha rinnovato la fiducia.
Patuano è entrato in Telecom, allora Sip, nel 1990 e dal 2008 aveva assunto la guida come amministratore delegato. Ha retto il timone in situazioni non proprio facili, non solo di mercato, spingendo l’azienda verso l’innovazione e lo sviluppo della rete mentre ai piani superiori si definivano e ridefinivano gli assetti di controllo. Di Telecom è stato anche chief financial officer, responsabile del mercato domestico e plenipotenziario in America Latina. L’accordo sull’uscita dovrebbe chiudersi attorno alla cifra di 7 milioni di euro. A cui si deve aggiungere la liquidazione dovuta per gli anni trascorsi in azienda.
Il passo indietro di Patuano aiuterà probabilmente a fare chiarezza sull’assetto che Vivendi ha in mente per il gruppo di tlc e quanto intenda accelerare sulla convergenza tra rete e contenuti per creare nuove sinergie. Molto dipende da chi sarà il successore e se sarà confermata la scelta di Cattaneo. I tempi per la decisione dovrebbero essere comunque stretti, visti anche i dossier che Patuano lascia aperti sul tavolo di Telecom: da Metroweb alla vendita di Inwit fino alla convergenza sui media a cui punta con decisione Vivendi.