Corriere della Sera

Via Patuano da Telecom In corsa c’è Cattaneo

Il manager lascia la guida del gruppo, deleghe al presidente Recchi. Le verifiche su Cattaneo

- di Federico De Rosa

Èufficiale: dopo un lungo confronto con il socio Vivendi, l’ad di Telecom Italia, Marco Patuano, lascia l’incarico.

Le voci si rincorreva­no da settimane. Ora è ufficiale: l’amministra­tore delegato di Telecom Italia Marco Patuano ha deciso di fare un passo indietro e lasciare l’incarico. La decisione è maturata nell’ultima settimana, dopo un lungo confronto con Vivendi, primo azionista del gruppo telefonico, e venerdì sera sarebbe stato trovato l’accordo per il divorzio consensual­e. L’uscita sarà formalizza­ta da un consiglio straordina­rio che dovrebbe riunirsi tra lunedì e martedì, anche se non è esclusa una convocazio­ne per oggi. I legali ieri stavano ancora mettendo a punto gli ultimi dettagli dell’accordo sulla buonuscita, ma la decisione è comunque presa. Le deleghe operative passeranno al presidente di Telecom Giuseppe Recchi sino alla nomina del nuovo capoaziend­a. Il nuovo amministra­tore delegato sarà individuat­o da Recchi insieme al comitato nomine, in cui sono appena entrati il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontain­e e il chief operating officer Stéphan Roussel. E potrebbe essere Flavio Cattaneo, attuale amministra­tore delegato di Ntv e consiglier­e Telecom, che ieri sera veniva dato a un passo dalla nomina.

L’uscita di Patuano arriva a due giorni di distanza dalla riunione del consiglio di Telecom che ha approvato il bilancio 2015. E, sebbene da settimane circolasse­ro voci, al termine della riunione lo stesso manager aveva cercato di ridimensio­nare i rumor ironizzand­o con i giornalist­i sul fatto che «finché non c’è qualcosa di negativo, è positivo». In realtà la decisione era già maturata.

L’accelerazi­one non è quindi del tutto inattesa e nasce dall’intenzione di Vivendi di imprimere subito una svolta nelle strategie di Telecom. L’arrivo del gruppo francese come primo azionista ha aperto nuove prospettiv­e di business per il gruppo di tlc, legate sia ai contenuti sia alla banda ultralarga, ed è stata accompagna­ta dall’ingresso in consiglio di manager operativi di Vivendi come primo atto della discontinu­ità, che ora ha portato alle dimissioni di Patuano. Discontinu­ità che il consiglio di Telecom chiedeva e che si è concretizz­ato prima con il riassetto azionario e ora con l’accelerazi­one della svolta al vertice. Non sono previste altre uscite dal board, a cui Vivendi ha rinnovato la fiducia.

Patuano è entrato in Telecom, allora Sip, nel 1990 e dal 2008 aveva assunto la guida come amministra­tore delegato. Ha retto il timone in situazioni non proprio facili, non solo di mercato, spingendo l’azienda verso l’innovazion­e e lo sviluppo della rete mentre ai piani superiori si definivano e ridefiniva­no gli assetti di controllo. Di Telecom è stato anche chief financial officer, responsabi­le del mercato domestico e plenipoten­ziario in America Latina. L’accordo sull’uscita dovrebbe chiudersi attorno alla cifra di 7 milioni di euro. A cui si deve aggiungere la liquidazio­ne dovuta per gli anni trascorsi in azienda.

Il passo indietro di Patuano aiuterà probabilme­nte a fare chiarezza sull’assetto che Vivendi ha in mente per il gruppo di tlc e quanto intenda accelerare sulla convergenz­a tra rete e contenuti per creare nuove sinergie. Molto dipende da chi sarà il successore e se sarà confermata la scelta di Cattaneo. I tempi per la decisione dovrebbero essere comunque stretti, visti anche i dossier che Patuano lascia aperti sul tavolo di Telecom: da Metroweb alla vendita di Inwit fino alla convergenz­a sui media a cui punta con decisione Vivendi.

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