«Moderati, non equidistanti. Il Cantiere tratterà con Renzi»
All’inizio fu Mario Monti e l’8,3% di voti raggiunti. Dopo addii e cambi di partito, di Scelta civica al governo, fino a prima dell’ultimo rimpasto, era rimasto solo il viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti. Ieri, insieme ai Moderati di Portas e ad alcuni movimenti civici che correranno alle prossime amministrative, ha dato il via a un progetto nuovo: il Cantiere dei moderati.
Viceministro, di che cosa si tratta?
con Renzi sono disposti a dialogare, ma non da dentro al Pd».
Scelta civica addio?
«Al congresso di ottobre proporrò di confluire nel soggetto politico che nascerà dal Cantiere dei moderati».
Dove pescherete?
«Cercheremo di recuperare la fiducia di chi ci scelse nel «Il movimento è rivolto a chi non vuole Salvini e dialoga con il premier senza entrare nei dem» 2013 con una proposta politica moderata e autonoma dagli estremismi di destra e sinistra».
A quando il debutto elettorale?
«È un progetto tarato sulle prossime politiche, ma già alle amministrative avremo candidati in 80 Comuni che si presenteranno con il simbolo Moderati e cittadini per Italia. Anche nelle 5 grandi città».
La vostra caratteristica?
«Una politica genuinamente riformista nei contenuti e rigorosamente coerente nelle alleanze tra centro e periferia. I nostri valori sono quelli laici della tradizione liberale e repubblicana e quelli cattolici a trazione però riformista, lontani dal conservatorismo del Ppe. In Europa guardiamo all’Alde Group».
Anche Alfano si rivolge ai moderati.
«Area popolare, intesa come comunità politica, è piena di contraddizioni: sono al governo col Pd, ma a Milano stanno con la Lega per Parisi, a Roma con Marchini, a Napoli e Torino non si sa. Felicissimi se suoi singoli esponenti, da Alfano all’ultimo degli attivisti sul territorio, sceglieranno di lavorare al Cantiere, ma l’ingresso in blocco del gruppo parlamentare darebbe esiti fallimentari esattamente come lo darebbe l’ingresso in blocco del gruppo parlamentare di Scelta civica o di qualsiasi altro movimento.
Gli obiettivi Proporrò che Scelta civica si sciolga nel nuovo soggetto Ap? È un movimento pieno di contraddizioni
E con il Pd?
«Abbiamo visioni diverse su varie questioni, ma Renzi è per noi un alleato di governo almeno quanto Salvini non può esserlo. Siamo terzi, ma non equidistanti. E siccome siamo coerenti, sul palco con noi c’erano Giachetti, Valente e Fassino, e in collegamento Sala e Merola, perché, se governiamo con loro, corriamo con loro o al massimo da soli».