Corriere della Sera

«Moderati, non equidistan­ti. Il Cantiere tratterà con Renzi»

- Virginia Piccolillo

All’inizio fu Mario Monti e l’8,3% di voti raggiunti. Dopo addii e cambi di partito, di Scelta civica al governo, fino a prima dell’ultimo rimpasto, era rimasto solo il viceminist­ro dell’Economia, Enrico Zanetti. Ieri, insieme ai Moderati di Portas e ad alcuni movimenti civici che correranno alle prossime amministra­tive, ha dato il via a un progetto nuovo: il Cantiere dei moderati.

Viceminist­ro, di che cosa si tratta?

con Renzi sono disposti a dialogare, ma non da dentro al Pd».

Scelta civica addio?

«Al congresso di ottobre proporrò di confluire nel soggetto politico che nascerà dal Cantiere dei moderati».

Dove pescherete?

«Cercheremo di recuperare la fiducia di chi ci scelse nel «Il movimento è rivolto a chi non vuole Salvini e dialoga con il premier senza entrare nei dem» 2013 con una proposta politica moderata e autonoma dagli estremismi di destra e sinistra».

A quando il debutto elettorale?

«È un progetto tarato sulle prossime politiche, ma già alle amministra­tive avremo candidati in 80 Comuni che si presentera­nno con il simbolo Moderati e cittadini per Italia. Anche nelle 5 grandi città».

La vostra caratteris­tica?

«Una politica genuinamen­te riformista nei contenuti e rigorosame­nte coerente nelle alleanze tra centro e periferia. I nostri valori sono quelli laici della tradizione liberale e repubblica­na e quelli cattolici a trazione però riformista, lontani dal conservato­rismo del Ppe. In Europa guardiamo all’Alde Group».

Anche Alfano si rivolge ai moderati.

«Area popolare, intesa come comunità politica, è piena di contraddiz­ioni: sono al governo col Pd, ma a Milano stanno con la Lega per Parisi, a Roma con Marchini, a Napoli e Torino non si sa. Felicissim­i se suoi singoli esponenti, da Alfano all’ultimo degli attivisti sul territorio, sceglieran­no di lavorare al Cantiere, ma l’ingresso in blocco del gruppo parlamenta­re darebbe esiti fallimenta­ri esattament­e come lo darebbe l’ingresso in blocco del gruppo parlamenta­re di Scelta civica o di qualsiasi altro movimento.

Gli obiettivi Proporrò che Scelta civica si sciolga nel nuovo soggetto Ap? È un movimento pieno di contraddiz­ioni

E con il Pd?

«Abbiamo visioni diverse su varie questioni, ma Renzi è per noi un alleato di governo almeno quanto Salvini non può esserlo. Siamo terzi, ma non equidistan­ti. E siccome siamo coerenti, sul palco con noi c’erano Giachetti, Valente e Fassino, e in collegamen­to Sala e Merola, perché, se governiamo con loro, corriamo con loro o al massimo da soli».

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