Corriere della Sera

Banco Popolare va avanti su Bpm Non escluso l’aumento di capitale

Saviotti: rispettere­mo le richieste della Bce. A Lodi il supervisor­e dell’Eurotower

- DAL NOSTRO INVIATO Stefano Righi

Avanti verso Milano. Il Banco Popolare dopo la lettera della Bce non lascia, raddoppia. Il presidente Carlo Fratta Pasini e l’amministra­tore delegato, Pier Francesco Saviotti, lo hanno ripetutame­nte affermato davanti ai 7.157 soci (41.360 con le deleghe) presenti a Lodi e nelle due sedi video collegate di Lucca e Verona: la fusione con la Banca Popolare di Milano è il primo obiettivo strategico dell’istituto, l’unica alternativ­a al rimanere soli. Sarà il Il numero uno Possibile cessione di Popolare Vita e Avipop per soddisfare gli indirizzi di Francofort­e

consiglio di amministra­zione già convocato per dopodomani, martedì pomeriggio, a Verona, a individuar­e le «capital actions» da mettere in atto per soddisfare le richieste delle autorità europee di Vigilanza.

Se alla Bpm è arrivato un richiamo sulla governance, il Banco deve fare i conti con la richiesta di più elevati parametri patrimonia­li. Non basta un indicatore Cet1 al 12,4 per cento, quasi tre punti percentual­i oltre il livello richiesto dalla Banca centrale europea. La Bce vuole di più. L’equivalent­e di una cifra superiore al miliardo di euro. Saviotti ha strenuamen­te allontanat­o l’ipotesi di un nuovo aumento di capitale, eppure ieri al termine dell’assemblea ha ammesso di non poter escludere «al 100 per cento» di doverne far ricorso. Ma prima di arrivare a questo intende giocarsi molte carte.

In attesa della riunione di martedì, in cima alla lista delle possibili cessioni ci sono le attività di Banca Depositari­a. Poi, sono in corso trattative per la cessione di crediti in sofferenza (Npl) per circa 600-700 milioni di euro. A quel punto potrebbero essere cedute anche alcune attività nel mondo della bancassura­nce, come Popolare Vita e Avipop assicurazi­oni. Se vi fosse la necessità di un ulteriore rafforzame­nto, prima di toccare i gioielli di famiglia, ovvero la partecipaz­ione al 39% in Agos Ducato o una quota di Banca Aletti, il Banco potrebbe pensare anche alla emissione di strumenti ibridi di capitale, che sono già allo studio.

È un ampio ventaglio di possibilit­à perché nessuno può più permetters­i di sottovalut­are la Bce. Ieri il supervisor­y board della Banca centrale europea ha mandato a Lodi la lettone Ilze Rainska, in qualità di

L’osservatri­ce Presente in assemblea l’osservatri­ce della Banca centrale europea, Ilze Rainska

osservatri­ce. È rimasta per cinque ore seduta in prima fila ascoltando le traduzioni in cuffia, prendendo appunti e declinando con ferma cortesia ogni invito al commento. Si è mossa solo nel momento dello scontato conteggio dei voti per andare a congedarsi da Saviotti, che le aveva dedicato un saluto di benvenuto in apertura di assemblea. Ma davanti al fotografo del Corriere, ligia e gelida, ha rifiutato di stringere la mano all’amministra­tore delegato del Banco, per non dare adito ad aspettativ­e.

Il bilancio è stato approvato con il 99,7 per cento di voti favorevoli, che si motiva con il ritorno all’utile dopo 4 anni (430 milioni) e una cedola di 15 centesimi.

Il bilancio Approvato con il 99,7% dei voti il bilancio del 2015 che segna il ritorno all’utile

In attesa dell’assemblea della Bpm il 30 aprile e delle riunioni dei consigli convocati dopodomani, la tanto attesa fusione riprende dunque quota grazie all’endorsemen­t governativ­o di venerdì e alla chiara volontà espressa dal Banco.

Restano alcune incognite, come quella evidenziat­a dal segretario generale della Fabi, il principale sindacato dei bancari, Lando Maria Sileoni che, pur non avendo posizioni prevenute sull’operazione BancoBpm, chiede di sapere «quali sono stati i motivi che hanno portato al fallimento delle trattative Ubi-Bpm. Ce lo chiedono — dice Sileoni — i lavoratori della stessa Bpm».

Sospeso invece il giudizio di Agostino Megale della FisacCgil: «Ci esprimerem­o quando, superando i ritardi, gli amministra­tori delegati si deciderann­o a confrontar­si con le rappresent­ative sindacali » . L’annuncio potrebbe essere vicino.

 ??  ?? L’incontro In alto, l’assemblea del Banco Popolare ieri a Lodi. A destra, l’ad dell’istituto, Pier Francesco Saviotti con l’osservatri­ce della Bce, la lettone Ilze Rainska
L’incontro In alto, l’assemblea del Banco Popolare ieri a Lodi. A destra, l’ad dell’istituto, Pier Francesco Saviotti con l’osservatri­ce della Bce, la lettone Ilze Rainska

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy