Bacalov: le colonne sonore? Come la musica sinfonica
Un concerto in programma oggi al Parco della Musica e un disco realizzato con una giovane stella del pianoforte. Accompagnato dall’Orchestra dei Filarmonici di Roma, il compositore premio Oscar (per le musiche del film Il postino, 1994) e direttore d’orchestra Luis Bacalov sarà protagonista sul palco della Sala Santa Cecilia di «Insieme 2016», l’evento charity a sostegno dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e dei suoi progetti sociali per i bambini in Italia e nel mondo.
È uscito invece venerdì «Memories», il nuovo album del compositore e pianista napoletano Alberto Pizzo realizzato agli Abbey Road Studios di Londra proprio con la codirezione artistica di Luis Bacalov. Arrangiatore di «Memories» insieme a Pizzo, il maestro ha partecipato al progetto anche in qualità di direttore di una delle orchestre più prestigiose del mondo, la London Symphony Orchestra, che accompagna il piano del compositore napoletano nella maggior parte dei brani, in un viaggio che tocca generi diversi e apparentemente lontani come la canzone napoletana, il jazz e la musica classica, il tutto suonato con una punta di pop.
Pizzo sogna di comporre musica per il cinema; e in brani come «Nostalgia» o «After Insieme Il compositore premio Oscar Luis Bacalov (82) e, a destra, il pianista Alberto Pizzo (36) The Rain» si avverte l’influsso della settima arte, sottolineato in quest’ultimo caso dal vocalizzo del soprano Yuki Sunami, moglie del pianista, che ha contribuito anche creando il motivo di «My Secret», traccia a metà tra Erik Satie e Joe Hisaishi. L’orchestrazione sinfonica rimanda al classico, ma è anche parte di un percorso verso la melodia per il quale è risultato essenziale il contributo di Bacalov, che Pizzo ha incontrato per la prima volta nel 2014 e, l’anno dopo, in trio con Danilo Rea.
«Il progetto è nato in treno sulla tratta Milano-Napoli — ha spiegato Pizzo —, è lì che io e il mio agente per caso incontrammo il maestro. Appena lo vidi decisi di condividere con lui proposte e progetti». A Bacalov è piaciuta «questa idea del crossover totale: dentro ci sono musiche sue; c’è Scarlatti con variazioni; c’è il concerto di Bach». I brani, ha aggiunto «sembrano la colonna sonora di un film che ancora non esiste. Del resto oggi la differenza fra musica “assoluta” e “applicata” appare paradossale, se tante stagioni sinfoniche propongono i classici accanto a composizioni mie o di Morricone».
E a proposito dell’Oscar vinto dal compositore per le musiche di The Hateful Eight di Tarantino, Bacalov ha fatto il tifo senza incertezze: «È un premio strameritato. Da anni ripeto che, per come ha saputo lavorare sul cinema, Morricone è il migliore d’Europa».