Corriere della Sera

Allegri rilancia: «Resistere e reagire Scudetto e Coppa Italia gli obiettivi»

Buffon punta al record di Rossi (gli mancano solo 4 minuti), i granata al miracolo

- Serie A 30ª giornata Elisa Sola Filippo Bonsignore

Una rissa, poi l’incendio al ritrovo granata. Una nottata di forti tensioni. Sono ore ad alto rischio quelle che precedono il derby di Torino, che si giocherà in un clima di allerta massima per le forze dell’ordine, con misure di sicurezza potenziate e centinaia di uomini a presidiare lo stadio. Una strategia decisa anche perché è ancora vivo il ricordo degli 11 feriti dopo l’esplosione della bomba carta durante il derby dell’anno scorso all’Olimpico in curva Primavera.

Questa volta le violenze sono iniziate 36 ore prima. Alle 4 della notte tra venerdì e sabato viene appiccato il fuoco al bar

Ci sono cadute che aiutano a crescere. Massimilia­no Allegri legge così l’eliminazio­ne dalla Champions League, arrivata dopo che la Juve è stata a un minuto e mezzo dalla grande impresa. «Rimpianti non ce ne sono — sostiene l’allenatore bianconero —. Per diventare grandi, si deve passare da questi momenti. Per essere forti e vincenti, bisogna essere bravi a incassare i colpi, resistere e reagire». La delusione, ovviamente, c’è, «come è normale che sia dopo aver giocato due partite al livello del Bayern Monaco» ma «questo non deve assolutame­nte intaccare il nostro cammino verso la vittoria del campionato, che è l’obiettivo principale insieme alla finale di Coppa Italia».

Max rilancia, dunque, e inquadra il sogno europeo sfumato a un passo dal diventare realtà come «cose della vita che bisogna affrontare con la giusta positività». Anche perché oggi c’è il derby con il Torino, uno degli ultimi trabocchet­ti (con Milan e Fiorentina) sulla strada dello scudetto, e quindi «serve una reazione non nevrotica ma una partita attenta». L’incrocio con i granata non è mai banale. La stracittad­ina, si sa, è una partita a sé in cui la differenza di valori spesso si annulla e lascia spazio a sorprese e insidie inattela Sweet di via Filadelfia, ritrovo storico dei tifosi granata a pochi metri dall’area dove sorgerà il nuovo stadio. I vigili del fuoco non hanno dubbi: è doloso. Chi ha provocato le fiamme ha abbandonat­o sul marciapied­e una tanica di benzina vuota. Il fuoco non ha distrutto l’interno soltanto perché le saracinesc­he in ferro hanno fatto barriera. Poche ore dopo alla Digos arriva una soffiata. Parte un’indagine e quella che era solo un’ipotesi diventa una pista. Il rogo è un’azione di vendetta. Poche ore prima, in un pub frequentat­o da juventini, ha fatto incursione un gruppo di tifosi del Toro. È scoppiata Fenomeno Gigi Buffon non prende gol in campionato da 926 minuti (Getty Images) Danni L’esterno del Bar Sweet danneggiat­o dalle fiamme (Sola) se. «È la partita più importante di tutte quelle giocate finora — avverte perciò Allegri —. Vale un pezzo di scudetto e quindi bisogna essere pronti a livello mentale perché il Toro ha l’occasione di salvare la stagione».

Per i granata, in effetti, è così visto che, dopo il positivo inizio di campionato, la squadra di Giampiero Ventura si è avvitata su se stessa e su una una rissa tra una ventina di persone. I tifosi bianconeri hanno avuto probabilme­nte la peggio. Il regolament­o di conti porta a violare lo spazio dell’avversario, il luogo più tradiziona­le di crisi deflagrata con il rovescio (0-4) nel derby di Coppa Italia di dicembre e acuita dalla spaccatura con i tifosi. Tanto per intendersi, dalla gara di andata il Torino ha raccolto 18 punti in 18 partite, con due sole vittorie in 12 gare nel 2016. «Le cose non sono andate come volevamo, lo riconosco anche io — ammette l’allenatore granata —. Per la classifica, questo derby conta di più per incontro dei granata. Un gesto che potrebbe dare il via a una catena di rappresagl­ie.

Ieri mattina, quando rimbalza sui social network la notizia del rogo, uno dei portavoce storici degli ultrà della Juve, Beppe Franzo, su Facebook prende le distanze e precisa che «l’episodio non è roba da attribuire ai gruppi della curva Sud». La Digos, che ha acquisito i filmati delle telecamere della zona, indaga per capire se i protagonis­ti del doppio blitz, al pub e al bar, sono cani sciolti di fede diverse o se esiste una regia più complessa. Juve; per tutto il resto vale maggiormen­te per noi». Potrebbe essere l’ultimo per Ventura che a fine stagione quasi certamente concluderà la sua avventura torinese e che intanto punta su Belotti e Immobile perché «conta solo vincere».

Dalla sfida di un girone fa, decisa nel recupero da Cuadrado, si è capovolto invece il mondo della Juve. In quell’occasione è scoccata la scintilla che ha avviato la cavalcata delle 15 vittorie consecutiv­e. L’interrogat­ivo riguarda come i bianconeri avranno assorbito lo sforzo dell’Allianz Arena. «Più che a livello fisico, bisogna ricaricare le batterie a livello mentale» afferma Allegri, che rilancia la difesa a tre con Rugani e recupera Dybala. L’argentino dovrebbe comunque partire dalla panchina, con Mandzukic favorito su Zaza per affiancare Morata. Ci sarà una partita nella partita per Buffon, a caccia del primato assoluto di imbattibil­ità. Il capitano bianconero non subisce gol da 926 minuti; se manterrà la porta inviolata per i primi 4 minuti del match supererà il record di 929 minuti stabilito dal milanista Sebastiano Rossi nella stagione 1993-94. Anche così si può dimenticar­e l’amarezza della Champions.

Allegri Rimpianti non ce ne sono, per diventare grandi bisogna essere bravi a incassare i colpi e ripartire Ventura Per la classifica, lo ammetto, questo derby conta più per la Juve; per tutto il resto conta di più per noi

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