Corriere della Sera

Lorenzo si prende la pole Valentino il rinnovo E tra i due è lotta continua

Rossi fino al 2018: «Yamaha casa mia». Lite nelle libere

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Pasini

Campione in carica Jorge Lorenzo ha conquistat­o la prima pole della stagione in Qatar, davanti a Marquez e Viñales (Afp)

Dunque Valentino Rossi correrà con la Yamaha fino al 2018. Al termine di quella stagione avrà 39 anni e 9 mesi: se sarà un magnifico quarantenn­e lo vedremo, ma per ora è già abbastanza avere questa certezza su una leggenda data mille volte, e chissà perché, sulla soglia del ritiro. L’annuncio è senz’altro sorprenden­te, non per la sostanza ma per i tempi. Rossi aveva infatti dichiarato di volere attendere 5-6 gare per capire il suo reale grado di competitiv­ità e di motivazion­e. Poi, ha raccontato nella notte di Losail, «la Yamaha mi ha proposto il contratto e io ho detto perché no? » . Una scelta non per soldi, «fortunatam­ente non sono un problema» (ora guadagna sui 6 milioni annui, difficile immaginare un ribasso), ma perché «questa è la mia casa», insieme ci ha vinto 4 titoli mondiali e 53 gare e vorrebbe non fermarsi qua.

La storia, in breve, è andata così: Lorenzo nelle settimane scorse aveva manifestat­o il desiderio di firmare per la Yamaha prima del via del campionato, «per stare più tranquillo». A Iwata, come ha raccontato ieri il capo Lin Jarvis, «abbiamo deciso di offrire a Jorge il contratto e, per correttezz­a, fare lo stesso con Valentino». Studio Valentino Rossi si prepara alle qualifiche: il Dottore partirà 5°, «obiettivo minimo» (Epa) Ma «Jorge ha deciso di prendere tempo, mentre Valentino ha firmato». A quel punto, si è deciso il coming out, con un comunicato bomba ieri mattina: «Era il momento migliore — ha aggiunto Jarvis con l’aria di chi ha fatto l’ennesimo affare della vita —. Valentino ha una popolarità universale». Il pilota lo sa bene, anche questo fa parte della sua forza contrattua­le: «Secondo me è contento anche Ezpeleta (il boss del Circus, ndr): tanta gente si è avvicinata alla MotoGp grazie a me».

Ora, va da sé, sono già scattate le interpreta­zioni e le previsioni. Rossi ha di sicuro preso in contropied­e Lorenzo, il quale però — sospeso tra, dice lui, «l’offerta Yamaha di guadagnare più di quanto prendo ora (8 milioni annui, ndr) » e il corteggiam­ento della Ducati (che pare gliene offra 10/11), sostiene spavaldo di «trovarsi nella posizione migliore possibile». Rossi, sul tema, sorride ironico come ai tempi migliori: «Quello che farà lui non mi interessa. La prospettiv­a di stare altri tre anni insieme non mi preoccupa. Se andrà in Ducati? Per farlo ci vogliono le palle. Dunque credo che non ci andrà...».

Se è davvero turbato Lorenzo in pista lo ha nascosto bene, infatti si è preso la prima pole del 2016 e stasera partirà in una prima fila tutta spagnola con Marquez e Viñales, davanti a una tutta italiana con Iannone, Rossi e Dovizioso. Tuttavia la tensione tra lui e il nemico c’è eccome. Si è vista bene durante le prime prove della sera: su un rallentame­nto di Jorge, Valentino è stato bloccato e gli ha fatto un gestaccio; poi alla fine, trovatisi fianco a fianco, i due hanno discusso animatamen­te. «Ma io mi sono spostato, mica potevo andare sull’erba. Lui però se l’è presa...», ha detto dopo Jorge. Rossi era di un altro avviso: «Gli ho chiesto cosa stesse facendo, mi ha risposto una cosa come “cazzo vuoi”... E quello che mi dà più fastidio è che a me a l’anno scorso a Misano per la stessa identica cosa hanno dato un punto di penalità». Compagni di squadra: se staranno davvero altri tre anni insieme, teniamoci forte.

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