Corriere della Sera

Batteri intestinal­i

- E.M.

versa agli alimenti — conferma Furio Brighenti del Dipartimen­to di Scienze Alimentari dell’Università di Parma —. Tuttavia, chi tende ad avere un picco di glicemia postprandi­ale più elevato dopo un certo cibo lo avrà anche dopo un carico di glucosio: il rapporto fra i due rimane invariato, per cui il valore dell’indice glicemico a livello generale resta».

La ragione delle differenze secondo gli israeliani è nella flora batterica intestinal­e: la presenza di alcuni batteri piuttosto che altri sarebbe associata a un incremento maggiore della glicemia dopo i pasti, obesità, intolleran­za al glucosio e diabete. «A 26 volontari abbiamo dato consigli dietetici secondo i dati raccolti nella sperimenta­zione: il microbioma è cambiato di conseguenz­a e il picco della glicemia dopo i pasti è diminuito — spiega Eran Segal, coordinato­re dell’indagine —. I nostri risultati indicano che alcune delle indicazion­i standard dell’alimentazi­one salutare possono sortire effetti addirittur­a opposti rispetto all’atteso forse a causa della composizio­ne del microbioma; a oggi però lo studio non consente di trarre conclusion­i assolute».

Né autorizza a mettere in soffitta l’indice glicemico, anche se il ruolo del microbioma intestinal­e va indagato meglio per capire come possa influenzar­e la risposta individual­e ai diversi cibi. «Sappiamo Possibili variazioni nella risposta in base alla fermentazi­one della «microflora» che dopo un pasto con cibi dal vario indice glicemico la reazione a un secondo pasto con un carico fisso di glucosio si modifica in funzione del grado di fermentazi­one intestinal­e indotta dal primo — osserva Brighenti —. Il consumo di cibi che favoriscon­o la fermentazi­one e la formazione di acidi a catena corta da parte dei batteri intestinal­i riduce infatti la risposta glicemica: ognuno di noi ha una flora intestinal­e diversa e la sua composizio­ne e capacità di fermentazi­one potrebbe perciò influenzar­e la risposta ai carboidrat­i. Un microbioma più efficiente darà una risposta glicemica inferiore, ma lo farà con tutti i cibi, glucosio compreso: il valore generale dell’indice glicemico perciò resta comunque».

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