Corriere della Sera

Il Setterosa soffre, vince e si imbarca per Rio

Le ragazze della pallanuoto domano il Canada 8-7: qualificat­e per l’Olimpiade

- Alessandro Pasini

L’ultimo timbro sul passaporto lo mette Giulia Emmolo, che segna l’8-5 alla fine del terzo tempo. Poi sono otto minuti di tensione inattesa contro un Canada che non molla mai: arrivano l’8-6, poi l’8-7, e dopo la paura, la fatica che offusca la vista, la palla che pesa un quintale, pali di qua, pali di là, finché la Gorlero a 48” dalla sirena vola a parare l’ultimo tentativo delle girls foglie d’acero. Dopo, dalla schiuma e dalla bagarre finale, emerge una sola squadra: il Setterosa.

È così, alla fine di un match strano, dall’equilibro imprevisto considerat­a la differenza tecnica fra le due squadre (il Canada era finito 11° agli ultimi Mondiali), che le ragazze della pallanuoto agguantano la qualificaz­ione olimpica per Rio sfuggita loro ai Mondiali di Kazan 2015 e agli Europei di Belgrado 2016. In entrambi i Festa L’esultanza delle azzurre dopo la conquista del pass per Rio (Inside) casi era stato bronzo, ma niente pass. Perderlo ancora al torneo di Gouda, in Olanda, con quattro posti a disposizio­ne, sarebbe stato un fallimento clamoroso. Invece ci sono riuscite prima con una fase a girone potente (4 vittorie e un pari), poi con un quarto di finale in cui hanno dovuto battere un po’ anche se stesse: «Abbiamo giocato la nostra peggiore partita del torneo — sorride il c.t. Fabio Conti —. Ma in queste gare va così: conta solo vincere». In fondo, è una lezione utile per la grande prova olimpica perché, aggiunge l’allenatore, «le qualità e l’esperienza le abbiamo, ma ci servono più lucidità e personalit­à per giocare con serenità i momenti chiave e chiudere prima le partite». Se questo accadrà, si può sognare non solo di fare meglio di Londra 2012 (fuori ai quarti con gli Usa) ma persino di ripetere l’impresa dell’oro di Atene 2004. Il tempo per crescere c’è: «Questo — giura Conti — è solo un punto di partenza». E un messaggio al Settebello: dal 3 al 10 aprile a Trieste il pass per Rio se lo giocherann­o gli uomini. Ci sarà da soffrire anche lì. Ma quando mai un’Olimpiade te la regalano?

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