Lo storico sorpasso di «Caduta libera», gioco tv che piace ai ventenni

La data del 24 marzo sarà a lungo ricordata dalle parti di Cologno Monzese. Giovedì scorso, infatti, è avvenuto un piccolo evento, a suo modo storico: il game show del preserale di Canale 5, «Caduta Libera», format tratto dall’israeliano «Still Standing», adattato in oltre una decina di Paesi (con più di 2500 episodi), ha infatti per la prima volta sorpassato lo storico «L’eredità» di Rai1.

Per il programma di Mediaset, prodotto da Endemol, gli spettatori sono stati 4.340.000, 23,4% di share (al netto dei 15 minuti di anteprima, «Inizia la sfida»). Per quello di Rai1, sostanzialmente sovrapposto, gli spettatori sono stati 4.307.000, 22,6% di share (sempre al netto dell’anteprima, «La sfida dei 6»). Anche nelle «anteprime», per la verità, Canale 5 è andata meglio: 3.008.000 spettatori, 20,6% di share, contro 2.889.000 spettatori, 19% di share. Guardando la curva degli ascolti, «Caduta Libera» è quasi sempre sopra «L’Eredità», e lascia alla rete un picco — sul gioco finale — di quasi il 26% di share, contro il 24,3% di Rai1, generando un buon «traino» per il Tg5.

Come si sa, in Italia i giochi a premi sono «relegati» dalle reti nella fascia preserale, e, tecnicamente parlando, «funzionano» quando generano «traino» per la rete. Non è sempre facile avere a disposizione meccanismi di gioco che si adattino a tale obiettivo, in particolare che creino un climax nella fase finale della competizione. Per questa ragione «L’Eredità» ha mantenuto la sua supremazia per tanti anni. «Caduta libera» è entrato nel palinsesto il 4 maggio del 2015 già con buoni ascolti (una share del 21%). In questa stagione il gioco è cresciuto, fino al 23,4% di giovedì.

Il pubblico è tipicamente familiare, con picchi su adolescenti e ventenni (27%). Dietro a questi prodotti televisivi solo apparentemente modesti si addensa tutta l’arte del fare tv generalista. (a.g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni,

elaborazione Geca Italia su dati Auditel