È l’anno del vegano Dal primo al dolce
Mai come quest’anno la Pasqua è stata vegana. Lo dicono i numeri: nel 2010 gli agnelli e i capretti macellati sono stati poco meno di 5 milioni, nel 2015 appena 2,4. Un calo superiore al 50% in sei anni. Coldiretti ha detto che l’agnello ha retto, come da tradizione, nel 52% delle nostre case. È poco? È tanto?
Per la Lega Anti Vivisezione non basta. «Il nostro obiettivo è il risultato zero», puntualizza Barbara Paladini. E spiega il trend, ancora più visibile quest’anno, con due argomenti: «È aumentata l’empatia verso gli animali ed è cresciuta la consapevolezza salutista. Se un oncologo come Umberto Veronesi raccomanda la dieta vegetariana, poi tutti finiscono con il farsi delle domande sull’alimentazione». Online erano disponibili molti menu senza carne e senza pesce. Lo chef Martino Beria ha preparato per il sito cambiamenu.it un pranzo pasquale a base di olive ascolane, spiedini e penne con cicoria su fonduta di ceci, tutto rigorosamente «veg».
Il suo collega Simone Salvini, diventato celebre di recente grazie all’alter ego televisivo Germidi Soia interpretato da Maurizio Crozza, ha trascorso il ponte di Pasqua in Toscana, in ritiro con un gruppo di monaci. Racconta: «Ho pregato tanto e cucinato. Domenica ho preparato cannelloni ripieni con spinaci, stufato di cardi gobbi, verdure crude, creme al cucchiaio fatte con latte di mandorle e zucchero di canna integrale, biscotti all’anice». Qualcuno degli ospiti aveva fatto anche una colomba vegana. «Ma non era molto colomba e non è stata apprezzata».
Non come a Torino, dove ne sono state vendute 35 mila in una settimana.