Corriere della Sera

I diritti digitali dei minori

-

Nel mondo al tempo dei social network i figli la sanno più lunga dei padri. E spesso pretendono dai genitori il rispetto di «diritti digitali» di cui a volte gli adulti non sono neppure consapevol­i. Prima di tutto quello all’autodeterm­inazione della propria identità online. Lo conferma una ricerca appena pubblicata dalle università di Washington e del Michigan su 249 famiglie con bambini tra i 10 e i 17 anni. «Gli adolescent­i sono preoccupat­i del fatto che i familiari possano pubblicare su Facebook e altri social media informazio­ni personali sul loro conto due volte più dei loro genitori — ha dichiarato Sarita Schoenebec­k, una delle autrici dello studio —. Molti bimbi hanno riferito di aver trovato la cosa imbarazzan­te e di essersi sentiti frustrati quando i genitori altre dieci persone nella catena: «È importante tutelare la privacy dei minori e la loro immagine sui social network», ha avvertito e ha rimandato al parere dell’esperto di diritto digitale Eric Delcroix, secondo il quale la legge francese sul diritto alla privacy padri e madri possono rischiare fino a 45 mila euro di multa e un anno di carcere se rivelano informazio­ni riservate sui figli minori senza il loro consenso. Non solo: « Tra pochi anni quei bambini potrebbero fare causa ai genitori per aver pubblicato loro foto quando erano piccoli», ha messo in guardia Delcroix su Le Figaro.

Una questione che in Italia non si pone, secondo Amedeo Santosuoss­o, giudice a Milano e presidente del Centro per il diritto, la scienza e le nuove tecnologie dell’Università di Pavia: «Da noi non esiste un divieto per i genitori a mettere le immagini dei figli sui social — spiega —. La questione è diversa se in proposito c’è un contrasto tra i genitori: allora deve prevalere la posizione che protegge di più i minori».

Rimane il problema dell’opportunit­à: «Da quando hanno l’accesso ai social come Instagram

Le posizioni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy