Lo Stivale camminando
Milleseicento chilometri di percorsi, a piedi in bici o anche a cavallo Dalla Francigena all’Appia: tutte le strade che portano dentro l’Italia
D alla cima della Alpi al «tacco dello Stivale». I cammini italiani si allungano per oltre 1.600 chilometri. E si percorrono a piedi, in bici e qualche volta a cavallo. L’importante è compiere il primo passo, dare la prima pedalata. Non necessariamente bisogna essere pellegrini. Per i viandanti 2.0 del XXI secolo i cammini sono anche laici. Abbandonate mappe e cartine, oggi la guida interattiva è un’app caricata su smartphone. Informazioni dettagliate arrivano anche dai gruppi Facebook, con tappe, monumenti da visitare, luoghi di sosta e riposo. Non è che un cammino vada percorso tutto d’un fiato. Ci mancherebbe. Si gusta anche a tratti e per pochi giorni. Da soli e in gruppo. L’obiettivo primario è quello di disintossicarci dalla vita quotidiana. Funziona da antistress e come pausa di riflessione. «Lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni». Lo dice Paolo Coelho nel suo Cammino di Santiago. Diventata guida cult e capostipite di tutti i percorsi. Al celebre cammino spagnolo, che dai confini francesi tocca Compostela sulle rive dell’oceano Atlantico, il Belpaese risponde con la non meno blasonata Via Francigena.
Sono 1.000 chilometri, dal passo del Gran San Bernardo a quota 2.500 metri, fino a Roma. Per farlo a piedi occorrono almeno 44 giorni. Da quest’anno è completato il percorso in bike della Ciclovia, tracciato da SloWays. Per arrivare all’Urbe pedalando, sono previste 23 tappe. «Lo scorso anno oltre 40 mila persone hanno percorso la via Francigena — dice Massimo Tedeschi, presidente dell’associazione europea vie francigene — con una permanenza media di 5 notti. E solo 1 su 10 dichiara di compiere il cammino per motivi religiosi». Invece il 20% lo percorre in bicicletta. Per i pernottamenti, oltre ai tradizionali ostelli, i pel-