Piante di cannabis in giardino, casa distrutta con l’ascia Gli incidenti ai tempi di Airbnb
Ese scopro un cadavere in giardino? Fino a qualche tempo fa certe domande non avrebbero trovato molto spazio sui siti per viaggiar sicuri. Ma dopo che a febbraio un gruppo di ventenni in trasferta a Parigi si è imbattuto nel corpo in decomposizione di una donna, anche la Farnesina, forse, la includerà nelle FAQ. Sette camere da letto, piscina, cadavere: €400 a notte su Airbnb. E certo, il weekend con il morto è un caso estremo. A San Francisco, tre anni fa, era accaduto solo dopo un mese. Quando due amici avevano affittato un appartamentino da una tipa che andava ad occuparsi della madre. La locatrice ideale, che non rompe. Salvo poi scoprire, dai commenti sulla sua pagina di Facebook, che era morta di overdose. «L’imbarazzo quando, tempo dopo, arrivò il sollecito del sito per la recensione».
Perché col boom delle community online di affitti brevi si moltiplicano anche gli incidenti. Non solo Airbnb, che per i suoi 80 e più milioni di clienti ha un team Affidabilità al lavoro giorno e notte: c’è Vrbo, Fli-
pKey, HomeAway.com. Il business del «Vado in vacanza a casa tua» ha reinventato il turismo, ma norme che regolino il settore mancano, e truffatori, e squilibrati, ne approfittano. Mandi un professionista a fotografare la dimora perché sul sito venga al meglio, sì, ma come garantire che lo sconosciuto ottemperi alla prima regola dell’ospitalità, tenere in vita il pensionante? Un classico è la casa inesistente, o che non è mai stata messa in locazione. Quell’altra che al secondo giorno ti arriva l’ufficiale giudiziario per lo sfratto. Ma anche il 18enne sequestrato dalla proprietaria, focosa spagnola che se n’era invaghita, quello che all’incontro per prendere le chiavi viene sbattuto nel retro di un furgone da un tizio con l’accento ucraino. Mafia russa? No, solo che il condominio non permette il subaffitto. Senza