Il protagonista
Negli studi di Los Gatos anche Charlie Cox, il protagonista della nuova serie
che si trovano direttamente all’interno di Internet Exchange e nelle strutture di molti dei più grandi fornitori mondiali di servizi Internet. Per un confronto, quando l’azienda ha esordito in Brasile nel 2011 operava ancora trasportando ogni singolo flusso direttamente dai data center di Dallas e Miami. Netflix utilizza anche algoritmi predittivi per cercare di anticipare quale contenuto sarà visto in quale regione. «Abbiamo a che fare con una società che ha inventato l’Internet tv», ha detto Ken Florance, vicepresidente per la distribuzione di contenuti.
I riflettori della seconda edizione sono puntati su uno dei tre personaggi principali, Frank Castle, conosciuto dai fan della Marvel come «Il Punitore». Come il protagonista Matt Murdock, Castle vuole riportare l’ordine nella città di Hell’s Kitchen, utilizzando vendetta, armi e proiettili. Matt, creato nel lontano 1964, è un avvocato cieco di giorno, supereroe di notte, che preferisce che siano la giustizia e la legge a determinare la sorte di quanti hanno fatto del crimine la loro forma di lavoro. «Ci vogliono anni per trovare una buona storia e produrre un contenuto proprio come questo», spiega Cindy Holland, vicepresidente dei contenuti originali. Nel 2016 Netflix prevede di rilasciare più di due dozzine di nuovi prodotti, film e documentari ( a maggio arriverà il serial francese «Marseille»), e di riprendere serie originali, insieme a programmi per bambini come « Lost and Found - The music room» e «Kong: King of the Apes».
MorosiSilvia Il miglior parco di Milano? L’Adriano. Quello che invece avrebbe bisogno di qualche attenzione in più è il Franco Verga. Lo dicono i cittadini stessi, che da un anno hanno a disposizione l’applicazione «Ghe pensi MI» per segnalare ciò che non va in parchi e aree verdi della città. In tutto, finora, tramite il software sono state inviate 1.775 segnalazioni riguardanti oltre 3 mila spazi verdi (in totale, 23 milioni di metri quadri di verde). Le più frequenti sono quelle riguardanti la pulizia di parchi, fontane e laghetti e la gestione dei rifiuti. Poi ci sono quelle sulle aree riservate ai cani e quelle che mettono l’accento su riparazioni da fare alle recinzioni ma anche ai giochi (che riguardino i campi o le aree per i bambini). Infine, molti usano l’applicazione per segnalare interventi di manutenzioni dei prati, buche in particolare. Il funzionamento è semplice: si scarica l’app e quando si nota un disservizio basta scattare una fotografia utilizzando la geolocalizzazione. Lo scatto verrà prima passato al server centrale da dove sarà trasmesso all’ufficio competente, che lo prenderà in carico per capire come risolvere il problema. I cittadini possono, dopo aver segnalato ciò che non va, monitorare sia la presa in carico del problema che verificare lo stato di avanzamento della pratica attraverso messaggi di posta elettronica che verranno loro inviati dal servizio ad ogni aggiornamento del dossier. In tutto, finora, l’applicazione conta oltre 5.200 iscritti: il 13% (circa 700) ha già fatto almeno una segnalazione. Un buon risultato, tanto che il Comune ha già predisposto «Ghe pensi MI Scuole» che consente agli addetti degli istituti scolastici comunali di inviare le segnalazioni su ciò che non va nelle aree verdi delle scuole. L’assessore al Benessere, Qualità della Vita, Sport e Verde di Milano Chiara Bisconti spiega così il successo dell’app: «In questi anni abbiamo visto come sia cresciuta la voglia, da parte dei cittadini, di occuparsi in prima persona della città. In tantissimi si prendono cura delle aree verdi: il software risponde al loro bisogno di dare un contributo personale alla cura del bene comune. Per questo vogliamo potenziarlo».
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