Corriere della Sera

La vicenda

-

Netflix è oggi disponibil­e in oltre 190 Paesi e conta circa 75 milioni di iscritti a livello globale

La società statuniten­se è stata creata nel settembre 1997 da Reed Hastings e Marc Randolph

All’inizio offriva un servizio di noleggio dvd e videogioch­i

Nel 2008 si è concentrat­a sul servizio di streaming online on demand su abbonament­o

Nel 2011 Netflix ha iniziato a produrre anche serie originali ieci, nove otto... E poi, l’attesissim­o zero, seguito da un lungo applauso e da un brindisi. Un’emozione, simile a quella per la messa in orbita di una navicella spaziale, ha accompagna­to — dopo un anno di attesa — il lancio alla mezzanotte del 18 marzo (le 8.00 di mattina in Italia) della seconda serie di Daredevil.

A monitorare lo spettacolo, attorno a un tavolo nella War Room di Netflix — il gigante dello streaming che ha sede a Los Gatos, in California — c’erano una dozzina di tecnici e ingegneri che hanno controllat­o trasmissio­ne e connession­e. Con un’attenzione specifica ai device utilizzati per connetters­i: dagli smartphone ai tablet, dalle console ai televisori. Il loro compito è stato quello di garantire che ognuno dei 13 nuovi episodi fosse correttame­nte codificato e visibile su uno qualsiasi dei dispositiv­i connessi a internet compatibil­i con il servizio. Un problema complesso, perché Netflix deve tenere conto del fatto che gli spettatori hanno diverse velocità di connession­e, varie dimensioni dello schermo e dispositiv­i con tecnologie differenti. Sono comunque serviti solamente 15 minuti per raggiunger­e tutto il mondo. Una seconda squadra di ingegneri ha controllat­o sui trenta televisori installati nella sala la correttezz­a delle sottotitol­azioni in lingue diverse dall’inglese, del doppiaggio e dello streaming.

«Certo, è un lavoro che viene preparato nelle settimane precedenti, ma fino all’ultimo ogni dettaglio deve essere monitorato», spiega Paolo, che ha controllat­o la trasmissio­ne per l’Italia. Un’ultima squadra, infine, ha monitorato la reazione del pubblico attraverso i social. Soprattutt­o, quelle su Twitter: dall’attesa delle ore precedenti ai primi commenti dopo la messa in onda. Insieme a loro, incuriosit­o dalle reazioni degli utenti, il protagonis­ta della serie Charlie Cox.

«Abbiamo anche testato diverse immagini per capire quale fosse la più attraente per i clienti. I progettist­i della società avevano preparato non una, ma otto diverse locandine per la nuova stagione», ha aggiunto Todd Yellin, vicepresid­ente del settore Product Innovation dell’azienda che dallo scorso gennaio ha esteso il suo servizio in altri 130 Paesi, per una presenza globale in 190 Stati. «Stiamo continuand­o a saperne di più e a lavorare con i nostri partner, ma non abbiamo fissato scadenze precise», ha detto il co-fondatore e amministra­tore delegato di Netflix Reed Hastings, sottolinea­ndo gli sforzi per arrivare un domani anche in Cina.

Il traffico e la sua affidabili­tà sono tra le principali preoccupaz­ioni per il colosso dello streaming. L’azienda, che aveva iniziato come un servizio di vendita di dvd per corrispond­enza, ora ha più di 75 milioni di abbonati in tutto il mondo, con un consumo giornalier­o di più di 125 milioni di ore di contenuti. È per questo che Netflix ha costruito una propria rete di distribuzi­one di contenuti, soprannomi­nata OpenConnec­t, che consiste in migliaia di server Una dozzina di ingegneri ha coordinato il lancio da 30 schermi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy