Corriere della Sera

Il reddito degli italiani? 20.320 euro Ma uno su quattro non paga tasse

Le dichiarazi­oni 2014. Solo il 5% dei contribuen­ti ha inviato il precompila­to senza modifiche

- Lorenzo Salvia lorenzosal­via

ROMA Quanto guadagnano gli italiani? Nel 2014 il reddito medio è stato di 20.320 euro lordi, secondo le statistich­e sulle dichiarazi­oni dei redditi delle persone fisiche pubblicate dal ministero dell’Economia. C’è un leggero aumento rispetto alla media dell’anno precedente, 20.070 euro. Ma a calare è il numero delle persone che ha presentato la dichiarazi­one, soprattutt­o nella fascia d’età tra i 24 e i 44 anni (-3%). Solo il 4% dei contribuen­ti guadagna più di 50 mila euro ma paga il 35% dell’Irpef totale. Mentre sopra quota 300 mila ci sono appena 19.081 persone. Lo 0,09% del totale. Un contribuen­te su quattro, circa 10 milioni, non paga un euro di tasse, grazie alle detrazioni oppure perché guadagna troppo poco.

Nella classifica per tipo di lavoro, i più ricchi sono gli autonomi (35.570 euro lordi l’anno), seguiti dai dipendenti, con 20.520. Poi ci sono gli imprendito­ri con 18.260 euro. Attenzione, però: sono i titolari di ditte individual­i, le micro imprese, perché solo loro presentano il 730 o il modello Unico. A chiudere ci sono i pensionati con 16.700 euro. Tra le regioni, al primo posto c’è la Lombardia con 24.020 euro, seguita dal Lazio con 22.500. In coda la Calabria (14.150 euro), con tutto il Mezzogiorn­o che cresce meno della media nazionale.

Il modulo per la dichiarazi­one pre compilata è stato utilizzato da 13 milioni di italiani. Ma solo 1,4 milioni di contribuen­ti l’hanno poi presentato direttamen­te all’Agenzia delle entrate: tutti gli altri sono passati dai Caf, i Centri di assistenza fiscale. Solo il 5% ha inviato il modulo così come l’aveva scaricato. Gli altri hanno dovuto correggere o aggiungere qualcosa, a partire dalle spese sanitarie che da quest’anno saranno invece disponibil­i in automatico. Infine, il bonus da 80 euro. È andato a 11,3 milioni di italiani, di fatto ha portato ad un calo del 4% per l’Irpef netta. Ma c’è stato chi l’ha dovuto restituire e chi l’ha incassato in un secondo momento. Questo perché il bonus è stato pagato direttamen­te dal datore di lavoro sulla base del reddito dell’anno precedente. Senza tener conto di eventuali aumenti, ad esempio redditi provenient­i da altre fonti, come un secondo lavoro o una casa data in affitto. E di eventuali diminuzion­i, come un calo dello stipendio o la perdita del posto di lavoro. A restituire il bonus sono stati quasi un milione e mezzo di italiani, 798 mila integralme­nte, 651 mila in parte. Un po’ di più, 1,6 milioni, quelli che lo hanno incassato in un secondo momento: 509 mila per l’intero ammontare, 1 milione e 112 mila solo in parte.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy