I tassi Usa? Due rialzi nel 2016 La stima di Evans (Fed di Chicago)
Itassi d’interesse statunitensi? Saliranno due volte nel corso dell’anno. E’ la proiezione di uno dei governatori della Federal Reserve, la banca centrale Usa: Charles Evans, alla guida della Fed a Chicago. Evans si è detto «a proprio agio con la prospettiva di due aumenti», uno verso metà anno (e non quindi alla prossima riunione di aprile) e uno a fine anno, se l’economia americana procederà all’attuale ritmo. I tassi d’interesse negativi — terreno in cui si sono avventurate diverse altre Authority, come la Banca centrale europea — si allontano quindi sempre di più negli Usa, anche per chi come Evans è considerato una «colomba» della politica monetaria americana. «Non vorrei vedere la Fed in una situazione in cui ha bisogno di usare tassi negativi», ha detto il governatore. Adesso i tassi viaggiano in un range tra 0,25 e 0,50%. Nel frattempo dall’economia Usa arrivano segnali contrastanti. Sul fronte del lavoro sono salite sopra le attese le nuove richieste di sussidi di disoccupazione. Nella settimana terminata il 26 marzo le domande sono salite a 276 mila (+11 mila rispetto ai sette giorni precedenti). E’ il terzo aumento settimanale consecutivo (le richieste continuative al 19 marzo, invece, sono scese di 7 mila unità a 2,173 milioni). Ed è cresciuta sopra le attese l’attività manifatturiera della regione di Chicago, con l’indice Pmi tornato a marzo sopra la soglia di 50 punti.