Corriere della Sera

Carige, il muro di Malacalza contro Apollo

L’assenza del consiglier­e delegato uscente, Montani. Tesauro presidente, guida a Bastianini Il primo socio accusa: «Finora dal management una gestione carente e inadeguata»

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«Un piano? L’ unico piano è quello per la banca». La barricata anti Apollo di Vittorio Malacalza comincia dal Porto Antico dove il primo socio di Carige con il 17,5% fa il pieno di posti in consiglio di amministra­zione. La sua lista ha conquistat­o in assemblea il 55 per cento dei voti, 10 posti su 15, con il giurista Giuseppe Tesauro presidente e l’ex manager di Sator Guido Bastianini amministra­tore delegato. Nella sala Maestrale dei Magazzini del Cotone tira un’aria gelida: i piccoli soci faticano a guardare il futuro con fiducia, dopo o choc dell’arresto nel 2014 del padre padrone Giovanni Berneschi e il crollo del titolo che nell’ultimo anno della gestione di Piero Montani ha perso il 74 per cento del suo valore (il 4 solo ieri).

L’annuncio dell’assenza dell’amministra­tore delegato uscente, ufficialme­nte «per motivi di salute», viene accolto da un boato di disapprova­zione degli azionisti che lo attaccano a testa bassa in quasi tutti gli interventi. Compreso quello del legale della famiglia Malacalza, Vincenzo Mariconda, che definisce i risultati della passata gestione che ha chiuso il bilancio con una perdita di 101 milioni «molto deludenti e inadeguati». Resta, tra le altre, senza risposta la domanda di un piccolo Il Comitato dei gestori (Assogestio­ni) ha depositato ieri la lista di minoranza per il board e il comitato di controllo di Intesa Sanpaolo, in vista dell’assemblea del 27 aprile che nominerà il consiglio alla cui presidenza è candidato Gian Maria Gros-Pietro (foto). I fondi che presentano la lista sono titolari di circa il 2,4% delle azioni ordinarie. Come prevede il modello di governance monistico adottato dalla banca, alle minoranze sono riservati in tutto cinque posti, due dei quali nel comitato di controllo (e alle minoranze è assegnata la presidenza). Per la lista del «solo» consiglio i candidati sono Francesca Cornelli, Daniele Zamboni, Maria Mazzarella. Per il consiglio e il comitato per il controllo sulla gestione i candidati sono Marco Mangiagall­i e Alberto Maria Pisani. Mangiagall­i, che oggi fa parte del consiglio di sorveglian­za di Intesa Sanpaolo ed è presidente del comitato rischi,ha svolto la maggior parte della propria carriera nel gruppo Eni. È stato presidente di Saipem nel 2008-2010, amministra­tore e componente il comitato controllo e rischi di Autogrill e Luxottica.

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