Corriere della Sera

Rossi in Argentina per rifare il Maradona come un anno fa

- al.p.

Il vernissage in Qatar ha ribadito ciò che ci aveva raccontato la fine del 2015: Jorge Lorenzo è il padrone della MotoGp. Così sarà lui l’uomo da inseguire anche a Termas de Rio Hondo, tappa argentina e primo atto del «back to back» americano che la settimana prossima condurrà in Texas. Por Fuera è in formissima e confida di allungare su un gruppo di avversari che, al contrario, si dibatte tra mille incertezze. Tra queste, ci sono anche quelle di Valentino Rossi (foto),

quarto all’esordio e consapevol­e che serve già una svolta forte. «In Qatar sono andato veloce ma sono arrivato dietro — dice —. È la conferma che serve qualcosa di più». Magari, quell’illuminazi­one che nel 2015 lo portò a trionfare dopo il famoso contatto con caduta di Marquez che, secondo una scuola di pensiero, ha inaugurato ufficialme­nte l’inimicizia tra maestro e allievo culminata poi nei fattacci di fine campionato. Sul tema Valentino, che ieri ha festeggiat­o i 20 anni esatti dal primo Gp nel Motomondia­le, ha glissato («È stato allora che è cambiato qualcosa nel rapporto con Marc? Non saprei»), mentre di quella memorabile gara ha ricordato che «è stata molto bella, perché partivo dalla terza fila ma avevo un buon passo. Marquez era lontano, io mi sentivo forte e l’ho rimontato. Purtroppo ci siamo toccati due volte e mi dispiace sia caduto». Sul podio Valentino indossò la maglia numero 10 della nazionale argentina, quella di Maradona, suo vecchio ammiratore, e anche per questo Rossi a Termas è un idolo assoluto: la sua foto in biancocele­ste tappezza addirittur­a la grande scala esterna che porta alla sala stampa. È la conferma, se ce n’è ancora bisogno, che se Lorenzo è il padrone tecnico del Circus, Rossi resta quello simbolico. In questo quadro vanno visti pure i «buu» che hanno accompagna­to Lorenzo e Marquez sul podio in Qatar. «Non capisco perché — ha commentato Jorge —, io non ho fatto altro che andare forte». Più amaro Marquez: «Non sono stupido e so che i “buu” ci saranno ancora: dovrò abituarmi». Mentre Rossi, anche su questo tema, ha glissato per la seconda volta: «Non saprei». Tra le risposte più attese in pista — con il forte rischio pioggia nell’aria — anche quelle sul vero stato di forma di Marquez e della Honda e sulla forza delle Ducati: dopo il 2° posto di Dovizioso nel box rosso si spera nella ripresa di Iannone, caduto a Losail.

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