Pastena è un rebus Al ministero: chi è?
Come si conviene a un superburocrate, a un funzionario apparentemente grigio e in realtà uomo chiave di mille intrecci, Valter Pastena ( nella foto) è un personaggio misterioso, ben attento a non esporsi. Noto agli industriali che speravano in appalti e favori, il consulente del ministero dello Sviluppo economico che compare in molte intercettazioni risulta ignoto persino a dipendenti e funzionari di via Veneto. «Stavo cercando proprio ora la sua immagine su Google — spiega una responsabile di un ufficio del dicastero —. Mai visto». Enrico Romagna-Manoja, portavoce dell’ex ministro Guidi, conferma: «Ho scoperto che c’era dopo aver visto le notizie sui giornali. Non ha mai partecipato a nessuna riunione di gabinetto, e guardate che c’erano anche 50 persone. La conferma che non era ben accetto». Qualcuno vocifera che Pastena avesse un suo ufficio al ministero, ma anche di questo non c’è traccia. Le informazioni ufficiali su di lui, nato a Roma nel 1950, commercialista, sono riportate nel curriculum: la laurea in Scienze economicheMarittime (110), il «diploma di Capitano di lungo corso», il ruolo da direttore generale della Ragioneria generale dello Stato. E poi una sfilza di altre nomine in collegi di revisori di conti e sindaci, commissioni ministeriali, comitati di monitoraggio di Trenitalia. Compreso il ruolo di consulente tecnico della Procura di Napoli, nel 2001, e della Procura generale della Corte dei conti della Campania, nello stesso anno. Rapporti che gli sono stati utili, se nelle intercettazioni, dopo aver annunciato a Gianluca Gemelli che «usciranno le foto di Delrio a Cutro con i mafiosi», può dire tranquillamente (o millantare): «Chi ha fatto le indagini è il mio migliore amico».