Corriere della Sera

L’alleanza Moratti-Attali contro la dittatura del Pil L’economista francese a San Patrignano con l’ex sindaca di Milano: Manifesto per il «capitalism­o paziente»

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Foschini

Un «Manifesto contro la dittatura del Pil». E a lanciarlo non è un centro sociale: è Letizia Moratti, poco prima di sedersi a tavola tra questi circa 1.300 che un giorno erano tossici e ogni giorno lavorano, adesso, per non esserlo più. Perché la vita — dice — non si misura solo in soldi ma in qualità della medesima, giustizia, scuole per tutti, aria pulita, ruolo delle donne, integrazio­ne, natalità, servizi, insomma in totale 39 fattori che messi insieme, loro sì, misurerebb­ero la vera positive economy. Quella che l’economista Jacques Attali, di fianco a lei, traduce in «capitalism­o paziente». E che Letizia Moratti, per quanto riguarda l’Italia, vorrebbe tanto far partire da Milano: «Spero che la mia città possa essere la prima ad adottare gli indici dell’economia positiva». Il modello, fatte le debite proporzion­i, è indicato proprio da Attali in questo posto coi suoi vigneti e laboratori, tessuti e formaggi, aziende e attività sociali che da anni ne fanno una specie di repubblica autonoma: San Patrignano.

È ancora qui infatti, nella comunità fondata negli anni 70 da Vincenzo Muccioli e a cui la famiglia Moratti è legata da sempre, che si sta svolgendo tra ieri e oggi la terza edizione del «Positive Economy Forum». Con relatori da ogni campo e tutto il mondo, artisti e imprendito­ri, politici e filosofi. L’economista francese ne riassume la filosofia: «Al capitalism­o aggressivo noi contrappon­iamo un capitalism­o paziente, che pensi al futuro delle prossime generazion­i». Una cosa che si può misurare, dice, con gli indicatori di cui sopra: «In base ai quali — aggiunge purtroppo — l’Italia è attualment­e al terzultimo posto tra i Paesi Ocse, seguita solo da Grecia e Turchia».

L’ex sindaco di Milano dice che qualcosa è stato fatto, per esempio che l’Italia è il solo Paese con gli Usa ad aver incentivat­o anche il lato «etico» delle imprese. In compenso non si fa problemi a bollare tra gli esempi di «economia negativa» multinazio­nali come «la Monsanto che in soli nove anni in India ha costruito un monopolio sui semi di cotone» per cui «ciò che prima costava ai contadini 9 rupie oggi costa 400 volte tanto». Molti sono d’accordo sui principi, dice, ma è ora di far pressione sui governi affinché traducano le parole in fatti: di qui la volontà di definire al più presto quel Manifesto scritto. Con obiettivi precisi e tante firme prestigios­e in fondo. «Questi due giorni — dice — saranno l’inizio».

 ??  ?? Insieme Letizia Moratti: di fronte a lei, il marito Gian Marco e Jacques Attali (primo e terzo da sinistra)
Insieme Letizia Moratti: di fronte a lei, il marito Gian Marco e Jacques Attali (primo e terzo da sinistra)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy