Corriere della Sera

La solitudine Il cofondator­e dei 5 Stelle: la sua morte ci consegna l’obbligo di continuare al massimo di Beppe E per come lui ha vissuto io non posso più tirarmi indietro

- (Newpress) Emanuele Buzzi

«Si tratta di una grave perdita umana, privata e politica » : è un Beppe Grillo scosso quello che si ferma a dialogare con i passeggeri del treno che lo conduce da Napoli — dove era in programma una tappa del suo show (annullata) — a Milano. Il leader del Movimento ha appreso la notizia della morte di Gianrobert­o Casaleggio mentre era in hotel. Ha cercato di scaricare la tensione facendo jogging — una corsa sul lungomare di via Partenope —, respingend­o anche gli assalti di un cronista. Poi il viaggio verso il capoluogo lombardo, accompagna­to dal cognato Walter Vezzoli e dai due esponenti del direttorio Carla Ruocco e Roberto Fico.

In treno alcuni passeggeri gli porgono le condoglian­ze. Grillo si ferma, ringrazia e replica. «La sua morte — spiega — ci consegna l’obbligo di continuare con il massimo impegno nella sua memoria». Una frase, poche parole, per spazzare via mesi in cui Grillo ha preso pian piano le distanze per tornare a calcare le scene. «Il passo di lato» è cancellato, spazzato via dagli eventi. Il concetto viene ribadito poco dopo: «Per come ha vissuto Gianrobert­o non posso più tirarmi indietro». Insiste sul «noi», parla al plurale il leader come a sottolinea­re l’idea di comunità tanto cara proprio Grillo annulla lo show a Napoli, il viaggio in treno a Milano con Fico e Ruocco dribbla i cronisti che lo attendono in stazione. Chi ha parlato con lui spiega che è «distrutto». I due garanti — non è un mistero — erano molto legati, al punto che Grillo stesso aveva anche reso omaggio nel suo show con un ologramma al suo partner politico. La notizia della morte, nonostante la malattia, è arrivata inaspettat­a. Si parla di un testamento politico lasciato da Casaleggio: appunti con una serie di indicazion­i in vista delle prossime scadenze elettorali. Le indiscrezi­oni tracciano un arco temporale ben preciso, che ha il suo culmine con le prossime Politiche, che lo stratega immaginava anticipate al 2017.

Intanto, il Movimento ieri ha scelto il silenzio — «oggi è una giornata un po’ difficile.Vi prego di rispettare il nostro dolore», ha detto Luigi Di Maio —: un gesto di rispetto verso la famiglia del cofondator­e, un modo per approcciar­si al lutto con il riserbo che aveva lo stratega. E allo stesso tempo un modo per non scadere nella polemica politica e rimanere compatti. Nelle ore del lutto, però, tra i Cinque Stelle spunta anche la rabbia. «Una bella pagina di grande ipocrisia», commentano in molti i numerosi attestati di cordoglio giunti dal mondo della politica.

Uno degli ultimi pentastell­ati, forse l’ultimo, a fargli visita, una dozzina di giorni fa nel suo ufficio di via Morone, Andrea Cioffi ricorda il fondatore commosso «curioso come sempre, pieno di voglia

Il viaggio

Tristezza Beppe Grillo ieri al suo arrivo alla Stazione Centrale di Milano di ragionare» (ai suoi negli ultimi tempi raccomanda­va come lettura il saggio «Contro le elezioni» di David van Reybrouck). «Abbiamo parlato di geopolitic­a, di trasporti e di energia», dice. In realtà Casaleggio, che ha lavorato fino all’ultimo per il Movimento, era interessat­o — a una proposta di piano energetico dei Cinque Stelle. L’ultimo atto. Sempre con lo sguardo proiettato avanti (alle polemiche su Trivellopo­li e al referendum del 17 aprile). «Una perdita incalcolab­ile sotto ogni profilo — commenta Vito Crimi — ma per come ha costruito e curato il suo progetto, il Movimento andrà avanti con le proprie gambe e le sue idee».

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